Il Gruppo consiliare di Sinistra Ecologia Libertà con Vendola, in collaborazione con il consigliere regionale Rocchino Muliere del Partito Democratico, ha presentato un Question Time durante la seduta del Consiglio regionale per evidenziare le problematiche relative alla messa a bando dell’intero compendio di Terme di Acqui spa.
Sono state richieste garanzie in merito al mantenimento del livello occupazionale, del controllo pubblico sulle acque e della tutela del sottosuolo cittadino, affinché il presidio continui a essere elemento di sviluppo del territorio. Abbiamo chiesto che le amministrazioni locali e le rappresentanze organizzate dei soggetti coinvolti vengano coinvolte nella stesura del bando stesso e nel successivo controllo della sua applicazione.
A risponderci è stato l’assessore Agostino Ghiglia che ci ha riferito che oggi stesso il sindaco di Acqui, il geometra Bertero, parteciperà ad un incontro alla presenza anche del settore Regionale dell’avvocatura volto alla condivisione e al confronto sul testo del bando. Un primo livello di condivisione che non ci soddisfa: altro è un coinvolgimento pieno dell’amministrazione locale e dei soggetti del territorio.
Sarebbe previsto che rimangano nella disponibilità della società, ma sotto controllo pubblico, le sorgenti di acqua termale e gli acquedotti presenti nel complesso. Per quanto riguarda la sorgente “La Bollente” e la sorgente “Vascone” la società Terme di Acqui s.p.a. dispone della concessione perpetua per lo sfruttamento delle acque termali nell’area in cui insiste la sorgente. Inoltre fino al 14 maggio 2025 la società stessa dispone della concessione denominata “Città di Acqui” che prevede la concessione di un’area nella quale sono presenti pozzi artesiani realizzati a scopi di ricerca e studio e caratterizzati dalla presenza di acque termali.
Infine vi sarebbero garanzie per la garanzia dei livelli occupazionali in quanto è inserita nel bando una clausola che obbligherà l’aggiudicatario ad assumere tutto il personale in carico alla Società Terme d’Acqui alla data di aggiudicazione del bando alle medesime condizioni normative e retributive previste dai rispettivi Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro. Non è da escludere però la mobilità interna tra le funzioni. Su quest’ultimo punto siamo convinti che sia necessario un monitoraggio della situazione per verificare passo dopo passo il rispetto degli impegni ad oggi garantiti.
Monica Cerutti, Sinistra Ecologia Libertà
28 novembre 2013