Il sindaco Massimo Berutti ci ha scritto replicando alle critiche sulla città al buio, ma prima di pubblicare per intero la sua risposta, dove conferma indirettamente che per risparmiare lascia mezza città al buio, sono doverose alcune considerazioni.

Cominciano a pensare che tempo immemorabile il primo cittadino non passeggi più per le vie della città e se lo fa, evidentemente, percorre quelle in cui l’illuminazione è gestita dal privato, perché in tal caso non potrebbe non rendersi contro della gravissima situazione in cui si trova Tortona.

Via Emilia illuminata, a fianco sulla destra però c'è via Cuniolo al buio....

Via Emilia illuminata, a fianco sulla destra però c’è via Cuniolo al buio….

Se lo avesse fatto, avrebbe risparmiato in qualsiasi altro settore ma non sull’illuminazione pubblica.

Venerdì pomeriggio, infatti, tanto per cambiare gli oltre tremila lampioni gestiti dal comune alle 17,10 erano tutti clamorosamente spenti e mezza città era al buio.

Ha mai provato Berutti a passeggiare in viale Einaudi e viale De Gasperi, tanto per fare il nome di due grandi arterie stradali molto frequentate dove abitano centinaia di famiglie, quando i lampioni sono spenti ed è già buio?

Ha mai provato il primo cittadino a transitare in macchina nelle strade al buio col costante pericolo di investire qualcuno?

Ma che razza di sindaco è colui che lascia al buio migliaia di famiglie, ormai da mesi?

Che sindaco è colui che con mezza città coi lampioni spenti mette a rischio la sicurezza e l’incolumità di così tante persone?

E che razza di politici sono quelli che siedono in consiglio comunale e che se ne stanno tutti zitti, sia maggioranza che opposizione subendo una situazione talmente incredibile che crediamo non abbia eguali in altre zone della provincia, almeno?

C’è da chiedersi veramente se chi vive a Tortona si accorge della gravissima situazione e della pericolosità relativa alla mancanza di illuminazione pubblica.

E’ possibile che soltanto i cittadini “comuni” si rendano conto dei disagi e della gravità della situazione?

Sappiamo che il sindaco è sempre molto impegnato e preso dai suoi impegni e sia in ben altre faccende affaccendato, però lo invitiamo ad uscire, una volta tanto dal comune, magari qualche minuto prima delle 17 e percorrere pochi metri a piedi a piedi, raggiungendo via Brigata che è una delle tante strade al buio, e si trova a breve distanza dal Comune, così magari si renderà conto di persona di quello che ciò che accade, oppure alzarsi al mattino presto come fanno migliaia di tortonesi e, verso le sette, a recarsi alla stazione ferroviaria così che possa rendersi conto di come lascia i suoi cittadini, cioè al buio.

Forse allora capirebbe le difficoltà a cui sono costretti ogni giorno, da mesi, migliaia di tortonesi.

Forse…..

Angelo Bottiroli



 Di seguito la risposta del sindaco al nostro articolo sull’illuminazione pubblica

 

Per gli impianti di proprietà del Comune di Tortona è subentrato, il mese scorso, un nuovo gestore, con il quale abbiamo già definito lo spegnimento quindici minuti prima dell’alba e l’accensione quindici minuti dopo il tramonto. Avevamo già dichiarato che si sarebbe trattata di una fase sperimentale che ci permettesse di andare a definire un assetto più corrispondente alle necessità dei cittadini; il tutto nel pieno rispetto degli indirizzi di contenimento della spesa pubblica definiti ad inizio anno ed inoltrati alla Corte dei Conti.

Per quanto riguarda la rotonda di Torre Garofoli, vorrei precisare che è di competenza della provincia di Alessandria, così come la rotonda all’altezza della ditta Paglieri, che da tempo sono completamente al buio anche nelle ore notturne.

Questo sta a significare che non è colpa dell’amministrazione o degli amministratori.

Oggi, i continui tagli dei trasferimenti dallo Stato e le costanti modifiche normative mettono in difficoltà gli enti pubblici locali che devono garantire i servizi sul territorio.

Massimo Berutti

 22 novembre 2013

A sinistra i lampioni del comune che stentano ad accedersi, a destra quelli del privato

A sinistra i lampioni del comune che stentano ad accedersi, a destra quelli del privato