Sì, avete letto bene, non è un errore di stampa. Il Comune paga i debiti che politicamente risalgono all’era antidiluviana cioè vecchi di oltre 15 anni. In particolare versa all’avvocato Giuseppe Franco Ferrari del Foro di Pavia ben 15 mila euro per oneri legali relativi ad una causa che il Comune di Tortona nel 1998, con l’allora sindaco Marco Balossino, aveva avviato contro la presidenza del Consiglio dei Ministri guidata allora dal premier Romano Prodi con vice Walter Veltroni.
Un causa persa al Tar ma a quanto è dato di sapere, sembra tuttora pendente presso il Consiglio di Stato.
Oggetto del contendere i finanziamenti per il Giubileo dell’anno duemila. All’avvocato Ferrari di Pavia era stato dato incarico affinché impugnasse al TAR del Lazio il decreto del 21 aprile
1998 del ministro dei lavori Pubblici, che allora era Paolo Costa, con il quale era stato approvato il Piano degli interventi per il Giubileo del duemila in località fuori del Lazio, senza includervi il progetto presentato dal Comune di Tortona relativo al “Centro locale di accoglienza e gestione
flussi pellegrini in zona Loreto” e al “Riuso del complesso dell’ex chiesa Nostra Signora di Loreto”.
Era infatti accaduto che in un primo momento l’apposita Commissione aveva ritenuto i due interventi ammissibili a ricevere i contributi, inserendoli conseguentemente nel quadro degli interventi successivamente però in seguito all’orientamento emerso in ambito regionale
ed incline a privilegiare una equilibrata distribuzione dei fondi giubilari tra tutte le
province attraversate dalla via Francigena nonché a perseguire l’obiettivo di almeno
un intervento finanziato per ciascuna provincia, il finanziamento non era stato più concesso al Comune di Tortona, ma era stato dirottato a Bosco Marengo e al Santuario di Oropa.
L’allora sindaco Balossino la giunta comunale ritenendo il Comune leso da tale decisione, avevano impugnato il Decreto.
Il 23 settembre 1998 il Tar del Lazio respingeva la richiesta di sospensiva avanzata dal Comune che
Il 22 ottobre 1998 decideva di proporre appello al Consiglio di Stato.
Non sappiamo se la causa sia ancora pendente (ma presumiamo di sì) però abbiamo provato a chiamare più volte, nella giornata di giovedì il legale del Comune, l’avvocato Gianluca Marenzi per capire se la pratica fosse ancora ferma al Consiglio di Stato e questa sia solo una parte delle spese che il Comune deve sostenere oppure sia la parcella definitiva.
Marenzi purtroppo non era in ufficio e ci spiace perché avremmo voluto anche sapere se i 15 mila euro (come si può prevedere) fossero anche comprensivi degli interessi di mora oppure sia un prezzo forfetario chiesto dall’avvocato pavese.
Purtroppo nella delibera comunali tutte queste informazioni non ci sono, ma c’è scritto soltanto che purtroppo “rilevanti limitazioni alla spesa che hanno caratterizzato i più recenti esercizi finanziari del Comune di Tortona, il concorso dell’Ente al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e le criticità di bilancio degli ultimi anni non hanno consentito di mantenere la spesa destinata a far fronte ai predetti oneri ad un livello adeguato al valore e all’importanza del contenzioso di cui trattasi”.
14 novembre 2013