La nuova Tassa sui Rifiuti (TARES) che vedrà la sua applicazione con la rata a saldo da versare a dicembre, rappresenta un altro punto critico nel rapporto con i cittadini.
I lavoratori e i pensionati della provincia di Alessandria, già alle prese con la crisi e con la diminuzione dei redditi e di conseguenza i consumi, a luglio hanno già subito un pesante aumento dell’IRPEF deciso dalla Giunta Regionale .
L’entrata in vigore della TARES, decisa dal Governo Monti con meccanismi di calcolo immodificabili, come quello dello 0,30 euro per mq. fa si che i comuni debbano adottare aumenti rispetto alla tassa sui rifiuti (Tarsu – TIA) pagata lo scorso anno. Gli aumenti colpiranno in modo particolare le utenze domestiche, in una progressione insopportabile, per le famiglie ed i nuclei più numerosi, con incrementi fino al 90%.
Viceversa, quasi a sancire l’iniquità della legge che istituisce la TARES, 34 categorie non-domestiche (tutte le attività produttive e commerciali) su 39, si vedranno ridurre l’imposta in modo anche significativo rispetto alla TARSU dell’anno 2012.
Per questa ragione CGIL-CISL-UIL chiedono:
1. una agevolazione del 10% sul tributo per i tutti i nuclei superiori a 5 e 6 componenti abitanti in alloggi al massimo di 80 mq., che sono i più colpiti con aumenti tra il 60 e il 90%;
2. un sistema di agevolazioni per la Tarsu e un uno sconto per le fasce Isee del 30% – 35% (con l’attivazione dell’accertamento automatico della dichiarazione)
3. di costituire un fondo per i lavoratori dipendenti ed i pensionati che restituisca parte del tributo a partire dai redditi più bassi;
Si tratta di inserire prime misure di compensazione insufficienti se non si provvederà ad una modifica radicale della legge, ma utili a sgravare, almeno in parte, pesanti oneri sui cittadini.
CGIL: Ponzano – CISL: Gandini – UIL: Pavese
8 novembre 2013