presidio no tav - IUn risveglio burrascoso quello di ieri mattina, la telefonata di un abitante, il tam tam telefonico. Hanno agito di sorpresa al mattino presto, quando le persone sono a lavorare. Sono arrivati a Radimero, sobborgo di Arquata Scrivia dove sorge il Presidio No Tav – Terzo Valico su uno dei terreni su cui dovrebbero cominciare a scavare il tunnel di valico direzione Genova. Terreno dove dovrà essere portata la famigerata talpa per iniziare la distruzione del territorio dell’ultimo Comune piemontese prima della Liguria.

Con la generosità di sempre accorrono gli attivisti, l’ennesimo giorno di ferie per la difesa della propria terra. Si muovono una ventina di operai e due ruspette.

Oltre cinquanta uomini delle forze dell’ordine (chissà quanto sono costati ai cittadini) per permettere il taglio dell’erba del campo, il disboscamento di alcuni rovi, il taglio di alcuni alberi e incominciare la recinzione parziale dell’area. Recinzione che si materializzerà con reti di plastica arancioni al confine con il campo su cui sorge il Presidio No Tav. Sembra la linea del fronte, un confine.

Il Presidio è salvo, nessuno sembra avere intenzione di violare un simbolo del movimento, luogo di socialità e ritrovo dal giorno dell’inaugurazione. Ma i No Tav arquatesi non si fidano e continuano ad arrivare persone a dare il loro contributo. Si decide di controllare, di non intervenire, la priorità è la salvaguardia del terreno senza il quale non sarà possibile iniziare gli scavi a Radimero. Intanto si procede coi lavori di ampliamento della struttura coperta e riscaldata del Presidio a dimostrazione della volontà di non andarsene, né oggi, né mai.

L’amministrazione di Arquata, opta per il silenzio. L’unica cosa che riesce a dire ad alcuni residenti accorsi a protestare in Municipio è che gli verrà fatta una strada nuova. Altri cittadini chiederanno spiegazioni per capire se i lavori fossero autorizzati e il Comune ne fosse a conoscenza. Silenzio tombale da Palazzo Spinola.

La presenza dei No Tav, nonostante Cociv e Polizia siano spariti dalle ore 17, è proseguita fino a notte fonda e lo farà anche oggi e nei prossimi giorni per scongiurare qualsiasi azione di forza sul presidio.

Notavterzovalico.info


6 novembre 2013

 

La linea maginot

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