La Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona eroga 50 mila euro all’anno di contributo al Comune di Tortona affinché le associazioni possano utilizzare il teatro civico gratis, ma la Fama Fantasma, società che gestisce la struttura, ha fatto pagare l’uso del teatro ad una di queste associazioni e ad un prezzo salato: quasi 1.300 euro.
E’ questa l’ultima, ennesima, magagna che vede coinvolto il Comune di Tortona, in una vicenda che ha quasi dell’incredibile.
Ma partiamo dall’inizio.
Nell’ambito del rinnovo della convenzione triennale con la Società “Fama Fantasma” di Voghera per la gestione del teatro Civico, il Comune chiede alla Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona un contributo in denaro: la Fondazione decide di stanziare la somma di 50 mila euro all’anno ma vincola il contributo al preciso scopo di consentire alle associazioni tortonesi di utilizzare il teatro civico gratuitamente, senza dover pagare nulla per le manifestazioni che intendono allestirvi.
La motivazione viene ribadita al Comune anche nella lettera in cui la Fondazione informa il quest’ultimo dell’erogazione del contributo.
Un intervento, quello della Fondazione, finalizzato a valorizzare le iniziative locali, in modo che una struttura come il Teatro Civico fosse maggiormente utilizzata dalla città e non soltanto dalla Fama Fantasma per i dieci spettacoli della stagione teatrale.
Così avrebbe dovuto essere, ma invece, qualcosa non ha funzionato perché un’associazione locale che ha portato recentemente in scena uno spettacolo a scopo di beneficenza, si è vista recapitare una fattura per l’uso del teatro da parte della “Fama Fantasma” di circa 1.300 euro, vanificando tutti gli forzi dell’associazione che non solo non ha raccolto fondi (il biglietto costava solo 5 euro), ma col pagamento della fattura, andrà sicuramente “in rosso”.
Una fattura non prevista perché l’associazione, leggendo anche quanto pubblicato dagli organi di stampa, a quanto pare, era convinta di poter utilizzare gratuitamente il teatro.
Della vicenda, ovviamente non si può certo incolpare la Fondazione, che ha erogato il contributo al Comune, perché il suo intervento finisce qui.
Tutta la gestione del teatro e delle attività collaterali, infatti, sono in capo alla Fama Fantasma e al Comune di Tortona. Quest’ultimo in qualità di controllore ma anche come utilizzatore della struttura perché la convezione con la Fama Fantasma prevede che il Comune possa utilizzare gratuitamente il Civico numerose giornate all’anno senza dover pagare nulla.
Alla luce di tutta questa vicenda, sorgono alcune domande.
Perché il Comune di Tortona che il compito di gestire la convenzione con la “Fama Fantasma” ha consentito che l’associazione pagasse?
E perché la Fama Fantasma, visto che lo spettacolo aveva il patrocinio del Comune, non ha chiesto al municipio se rientrava nelle numerose serate gratuite a disposizione del Comune stesso?
Non è parso strano che un’associazione paghi l’affitto del teatro molto di più di quello che ha potrebbe ricavare dalla vendita dei biglietti che costavano solo 5 euro?
Ma soprattutto: perché il Comune non ha rispettato le motivazioni per le quali la Fondazione ha erogato il contributo?
Abbiamo provato a chiederlo al Comune stesso e la risposta ci ha lasciato piuttosto interdetti.
La potete leggere nell’articolo accanto.
5 novembre 2013