Una lettera della nostra lettrice indignata ha sollevato una questione che potrebbe far cambiare idea al Comune di Tortona sul previsto spostamento della scuola materna “Regina Margherita” in corso Romita o fargli perdere 24 mila euro di finanziamenti a fondo perduto per rimuovere l’amianto all’interno della scuola.
L’incongruenza a cui rischia di andare incontro la Giunta Berutti, è emersa dopo questa lettera:
Direttore,
puntale come sempre, la Sua informazione ci rende partecipi di quanto accade negli oscuri anfratti del Palazzo Comunale. Grazie.
Ho da poco letto l’articolo “Quattro scuole della provincia ricevono 250 mila euro di contributi per togliere l’amianto” ed il mio iniziale compiacimento si è stemperato, come spesso accade, in un dubbio.
Leggo, infatti, che l’unico edificio in città a fruire dei fondi regionali è la scuola Materna Regina Margherita di Tortona , che si vede aggiudicare un contributo pari a 24 mila euro.
Andando a memoria, direi lo scorso giugno, il settore Lavori Pubblici ha provveduto a predisporre apposito progetto definitivo, come previsto dal bando per la richiesta di contributo, per la bonifica di parte delle tubazioni dell’impianto di riscaldamento, della lunghezza complessiva di circa 66 metri, collocate nel piano seminterrato dell’edificio e rivestite in amianto friabile.
Tutto regolare?
Fin qui, così pare.
Strano però che, solo due mesi dopo, ad agosto, il Sindaco annunci che il Comune stia valutando seriamente la possibilità di trasferire la sede dei Vigili Urbani, da via Anselmi, proprio all’edificio che ospita attualmente la scuola materna “Regina Margherita” in via Bidone.
Sindaco, Sindaco…. I contributi regionali sono previsti per gli edifici destinati a scuole, non a comando dei vigili….
E’ regolare, a questo punto, questa assegnazione di fondi? Ed è regolare, in conseguenza a ciò, il previsto spostamento della materna, avendo accettato contributi regionali destinati, invece, ad edifici scolastici?
Mi piacerebbe tanto saperlo, sa, Direttore?
Una lettrice indignata
Sulla base di questa segnalazione siamo andati a leggerci il bando pubblico che si trova al seguente link:
http://www.regione.piemonte.it/bandipiemonte/appl/scarica_testo_completo.php?id_bando=220&bac=1
ed abbiamo chiesto al sindaco Massimo Berutti di spiegarci l’incongruenza o almeno cosa succederà.
Il primo cittadino non ne ha alcuna idea ed ha risposto prendendo tempo: “Non c’è ancora una comunicazione ufficiale dell’erogazione del contributo – ci ha detto Berutti – non appena la riceveremo ci confronteremo con la Regione per stabilire se ci siano le condizioni per procedere con l’intervento anche qualora la scuola dovesse essere spostata. Sulla base di quello che ci dirà faremo le valutazioni opportune.”
Il Comune, insomma non lo sa, eppure ha già predisposto un progetto di massima che leggete in altra parte del giornale) e sembra veramente intenzionato a procedere allo spostamento della scuola anche se i genitori sono contrari.
L’impressione è che se la scuola verrà spostata si perderanno 24 mila euro di finanziamenti a fondo perduto che ricadranno sulle teste dei tortonesi, perché comunque, l’amianto presente nella scuola sia essa utilizzata come scuola che come sede dei Vigili Urbani deve essere rimosso.
Per chi è interessato ad approfondire la questione riportiamo di seguito, gli articoli salienti del regolamento per l’erogazione dei contributi regionali a fondo perduto.
REGOLAMENTO
Ar3.2 Edifici ammissibili a contributo
Possono essere oggetto della domanda di contributo edifici adibiti permanentemente ad uso scolastico di
proprietà dei soggetti indicati al precedente paragrafo 3.1. Tali enti dovranno aver indicato nei Questionari
dell’Anagrafe dell’Edilizia Scolastica (EDISCO) di cui al punto1.10.5 (Sezione D Sicurezza – Requisiti particolari) la presenza di amianto. I questionari EDISCO dovranno risultare nello stato di compilazione alla
fase di: “Attesa di validazione”, Attesa di validazione per modifica” o “Validato” alla data del 21/04/2013.
4.1 Caratteristiche degli interventi
Gli interventi devono riguardare un unico edificio scolastico così come censito all’interno della procedura
EDISCO (Anagrafe dell’Edilizia Scolastica) ed essere compresi in un progetto unitario (non frazionato in lotti).
Gli interventi dovranno garantire il rispetto della normativa vigente.
17 DECADENZA E REVOCA DEI CONTRIBUTI
La Regione Piemonte provvederà a dichiarare la decadenza del contributo o a revocare il contributo concesso
in caso di :
a) non rispetto degli obblighi previsti in capo all’assegnatario del contributo ai punto13;
b) venir meno dei requisiti di ammissibilità sia soggettivi che relativi al Bando o dichiarazioni mendaci o inesatte;
e) interventi su edifici per sedi scolastiche non più rispondenti alle disposizioni sul dimensionamento scolastico. La decadenza o revoca non si applica nel caso di consegna lavori antecedente alla data di approvazione della delibera di revisione del dimensionamento delle istituzioni scolastiche.
4 novembre 2013