Può un giornalista-scrittore come Flavio Caroli richiamare gente come non si era mai vista prima in un normale mercoledì sera? Può un evento culturale come la presentazione di un libro richiamare così tanti giovani, molti dei quali gli stessi che hanno assistito alle riprese del film di Asia Argento venerdì pomeriggio o che erano presenti al convegno su Pierpaolo Pasolini, sabato, sempre alla sala della Fondazione?
Cos’hanno in comune queste tre manifestazioni per risvegliare, quasi all’improvviso, l’interesse in una città da tempo intorpidita?
La risposta può essere una soltanto: sono manifestazioni di qualità, che non si vedono spesso in zona.
Il massimo è stato raggiunto mercoledì sera alla Sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, piena in ogni ordine di posti ed è stato necessario aprire anche la sala superiore dove una ventina di persone hanno potuto vedere (e sentire) la relazione di Flavio Caroli sul monitor, mentre lui parlava nella sala sottostante, piena nei posti a sedere, con gente in piedi e persino sulle scale.
Flavio Caroli ha presentato il suo libro “Il volto dell’Occidente – I venti quadri che hanno fatto l’immagine della nostra civiltà” ma soprattutto si è fermato a parlare di arte e di ciò che avveniva negli Stati Uniti prima della seconda guerra mondiale, degli artisti americani a New York, e tanti altri aneddoti su episodi degli anni passati. E tutti i presenti sono rimasti ad ascoltare in religioso silenzio: giovani, ma anche pensionati, intellettuali e persone comuni.
La Fondazione ha fatto sicuramente centro con questa iniziativa. Non ci ricordiamo di aver visto così tanta partecipazione da quando è stata inaugurata la nuova sala, più grande di quella precedente.
Un succeso forse inatteso che arriva dopo le riprese del film “Incompresa” dove anche in quel caso i tortonesi hanno risposto in massa.
Due manifestazioni che hanno dimostrato come Tortona possa essere una città “viva” con la gente pronta a aprtecipare, a vivere l’evento.
Due manifestazioni che dimostrano, se mai ce ne fosse ancora bisogno, quello che il nostro giornale sta sostenendo dalla sua nascita e cioè che Tortona può diventare una città importante, il fulcro di manifestazioni di alto livello, perché grazie ai suoi attributi può giocare il suo ruolo in tanti campi: è sufficiente crederci e soprattutto investire. Non tanto in termini finanziari ma in buona volontà e idee.
Non c’è stato eccessivo dispendio di risorse per la Fondazione nel chiamare Flavio Caroli, così come Charly Bergaglio è riuscito a far venire gratis, senza sborsare un centesimo, la troupe di Asia Argento in città con indubbi vantaggi per alberghi, ristoranti, bar e soprattutto in termini di immagine.
Questa è la strada che deve seguire Tortona se vuole ritagliarsi un ruolo importante ed evitare un futuro a tinte fosche.
Angelo Bottiroli
31 ottobre 2013