I lavori, realizzati da nadir Montagnana dopo la rassegna espositiva, a palazzo Cuttica, dal titolo: I colori delle acqueforti sono stati donati alla Pinacoteca del Comune di Alessandria, a perenne disposizione degli alessandrini.

Anche per questo quando s’incontra Nadir Montagnana le sorprese non mancano.

La sua fantasia è immensa, espressa con soggetti imprevisti, sempre nuovi, si direbbero infiniti, pur con il tratto suo, inconfondibile, personale.

La sua sensibilità ha accantonato il paesaggio ben curato per soffermare l’attenzione sui fiori delicatamente ritratti, successivamente volgendo lo sguardo ai lavoratori colti in atteggiamento sgraziato, con le mani gonfie, le dita martoriate, il corpo sformato per le fatiche sopportate in lunghissimi anni di lavoro.

Nadir, con le sue opere, sorprende ogni volta!

Ogni esposizione serba sempre qualcosa di nuovo, di inedito, tanto da cogliere alla sprovvista il visitatore, come è sua consuetudine.

È passato dalla copia dal vero, eseguita come lui stesso ha confessato, “da bravo ragazzo”, per arrivare alle figure amalgamate in sintonia con mondo di oggi, impegnando pur sempre, con attenzione, ogni tratto di pennello.

La sua è una rappresentazione coraggiosa della natura, ha saputo andare oltre al figurativo per trovare, attraverso le sue acqueforti, una dimensione diversa, quasi una riscossa alla pittura di ieri, sorta nuova con la stessa forza interiore, derivata da anni passati in tipografia, fra il profumo dell’inchiostro, le delicatezze dei colori, l’odore della carta.

Il suo modo di dipingere è in continua evoluzione, volto ad una costante serena ricerca del soggetto da ritrarre, qualunque esso sia, per fermare ogni singola caratteristica.

Le sue opere trattano momenti differenti, imposti dall’innata sensibilità, rivisti con il filtro del suo sguardo, incisi prima nel suo animo, poi sulla lastra per essere tramandate, accessibili all’osservatore, impiegando una tecnica esclusivamente sua, tutta sua.

Franco Montaldo



 28 ottobre 2013