primarie - ITante domande: sul futuro di Tortona, sui progetti per risollevare la città, sul loro modo di intendere il ruolo del sindaco e del Comune. Ognuno secondo il proprio carattere e il suo stile di vita.

Questi sono i tre candidati alle elezioni Primarie del Partito Democratico: Gianluca Bardone, Marcella Graziano e Claudio Scaglia che venerdì sera si sono presentati al pubblico in quella che è stata la prima uscita pubblica congiunta (che non sarà l’unica) in un dibattito organizzato dal PD alla sala della Croce Rossa sottoponendosi alla raffica di domande dei giornalisti tortonesi.

Un dibattito importante perché il vincitore delle Primarie del PD avrà ottime possibilità di essere eletto sindaco di Tortona.

Per questo vi riportiamo quelle che, secondo noi,  sono state le domande e le risposte più interessanti, nella speranza di fornire ai lettori, non solo la cronaca della serata, ma anche una maggiore conoscenza dei candidati.

Le domande non sono omogenee perché formulate da diversi giornalisti e con diversi modi dialettici.

Siete qui per farvi votare dai tortonesi: due motivi per cui una persona dovrebbe votare te e non gli altri due.

BARDONE: perché sono consigliere comunale da 15 anni, conosco gli uffici e la macchina comunale e quindi so dove intervenire per migliorare le cose e poi ho grandi capacità per fare il lavoro di squadra e so confrontarmi essendo anche allenatore di calcio

GRAZIANO: perché sono una donna, e una presenza femminile in Comune non c’è mai stata per cui questo sarebbe un forte elemento di cambiamento, inoltre sono mamma, figlia e zia e ho 53 anni di vita tortonese.

SCAGLIA: Perché pur vivendo a Tortona da 10 anni sono già stato sindaco per due legislature a Pontecurone e so cosa vuol dire svolgere quel ruolo, inoltre ho passione e capacità di ascolto che sono due cose fondamentali per un primo cittadino.

Terzo Valico, cosa ne pensate?

BARDONE: Ci vuole una moratoria per approfondire la situazione e dare risposte concrete ai cittadini. Un sindaco da solo non può fermare il progetto, ma credo che debba esserci una fase di riflessione.

GRAZIANO: Il problema di Tortona è lo smarino, sul quale ci sono molti punti interrogativi su cosa contiene. Un sindaco deve tutelare la salute dei cittadini. Non sono contraria al progetto, ma mi auguro che venga tutelata la salute.

SCAGLIA: Presumo sia utile ma bisogna analizzare bene la situazione ambiente/occupazione e sull’ambiente io sono molto critico, per cui dobbiamo avere adeguate sicurezze.

Qual è il primo argomento che porterete al tavolo della Giunta se verrete eletti sindaco?

BARDONE: Chiamare i 7 dirigenti e chiedere loro un elenco delle priorità e dei problemi da affrontare nel breve periodo poi farei una verifica approfondita sul bilancio per evitare sorprese e cercherei di sburocratizzare per favorire nuovi insediamenti.

GRAZIANO: Il problema del bilancio da verificare è importante ma la prima emergenza è la povertà e l’emarginazione sociale. In comune c’è un elenco di famiglie povere che vivono con 250 euro al mese, ecco io farei di tutto per aiutare loro. Poi c’è il problema della disoccupazione giovanile, ma in questo campo non so quanto un sindaco possa incidere.

SCAGLIA: Il lavoro: un Comune deve provare a cercare nuovo lavoro, poi dopo un’adeguata verifica sui conti del Comune cercherei di rendere la macchina comunale più efficiente.

Due cose che non ti sono piaciute di Berutti e che tu da Sindaco non faresti mai.

primarie 2IBARDONE: Berutti è il responsabile della situazione in cui è venuto a trovarsi il Comune. E’ lui che sceglie i suoi collaboratori: un sindaco deve essere consapevole dei propri limiti e non deve aver paura di contornarsi di persone più brave di lui. Il Comune ha rischiato il tracollo e la fine di Alessandria, Berutti ha aspettato tre anni prima di intervenire e oggi il Comune ha ancora un debito di un milione 300 mila euro. Qualcosa non ha funzionato.

La seconda colpa che faccio a Berutti riguarda l’ospedale: il destino del nostro nosocomio è colpa sua. E’ colpa sua se in un ospedale a due teste Novi fa la parte del leone e noi quella secondaria. L’assessore regionale Ugo Cavallera è del suo partito. Cosa ha fatto il sindaco Berutti? Dove sono i pulman e tutte le iniziative che aveva annunciato? La colpa è solo sua: è stato uno spettatore non pagante e i risultati oggi sono sotto gli occhi di tutti.

GRAZIANO: Berutti è stato un uomo solo al Comando ed è una cosa sbagliata. Ci sono stati errori nelle scelte finanziarie, un altro errore è stato creare Farmacom e la vendita delle reti del gas. Da un certo punto in poi del suo mandato Berutti ha fatto solo scelte personali non seguite dagli altri componenti della Giunta comunale. La scelta di vendere i beni, inoltre è arrivata 4 anni dopo, se fosse stata decisa subito il Comune ci avrebbe guadagnato.

SCAGLIA: Se fossi stato Berutti avrei fatto subito una verifica sui conti del Comune perché da quel punto sono partite le scelte infelici. Berutti, inoltre ha sbagliato a livello di comunicazione: non è stato in grado di spiegare bene ai cittadini le scelte che il Comune aveva deciso di fare.

Quali alleanze avete intenzione di stringere in vista delle elezioni comunali? Con quali partiti?

BARDONE: Vorrei che il PD potesse governare da solo ma siccome non è possibile io stringerei alleanze con tutti coloro che condividono il nostro programma

GRAZIANO: Io credo che il PD possa governare da solo senza stringere alleanze, ma cercando voti fra i cittadini. Se costruiamo un programma forte e condiviso questo sarà possibile.

SCAGLIA: Io aprirei ai moderati e mi auguro che a sostegno del nostro partito ci siano anche le liste civiche che sono molto importanti.

A parte il miraggio di avere nuove aziende e nuovi posti di lavoro, quali sono i due interventi CONCRETI che faresti per risollevare Tortona dal grigiore in cui è piombata?

BARDONE: La giunta Berutti ha dato poca importanza alla quotidianità e se diventassi Sindaco curerei di più l’illuminazione, la manutenzione delle strade e del verde pubblico e favorirei la collaborazione con gli imprenditori privati per cercare nuove forme di finanziamento ed investimento a favore della città.

GRAZIANO: La città al buio  è una vergogna ma per risollevare la città bisognerebbe dare più spazio ai giovani che devono avere più opportunità e maggiore possibilità di esprimersi, poi valorizzerei le associazioni. Oggi non è facile vivere a Tortona, dobbiamo fare in modo di invertire questa tendenza.

SCAGLIA: Tortona ha bisogno di un’iniezione di fiducia perché la città ha il morale sotto i tacchi e ci vuole un cambio di passo, soprattutto nel settore sociale.

Angelo Bottiroli


(Fotografie di Chiara Cartasegna)

12 ottobre 2013

 

Parte del pubblico presente

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