La colpa delle fatture Atm contestate e non pagate è dei dirigenti del Comunale è non degli amministratori comunali.” Lo ha detto il presidente del Consiglio Franco Carabetta ponendo fine alla querelle che si protrae ormai da diversi anni e si è conclusa di recente con un collegio arbitrale che ha riconosciuto ad Atm importi pari a 395 mila euro e il Comune ha dovuto apportare una variazione al bilancio di previsione 2013 approvato a fine luglio, inserendoli quali debiti fuori bilancio.
Una spiegazione però che non è piaciuta al consigliere del Partito Democratico Gianluca Bardone: «Al sindaco – dice Bardone – possiamo imputare una responsabilità oggettiva perchè nel 2008 faceva il sindaco a Montemarzino e Carabetta amministravano Tortona. Quando si parla di cifre così elevate, siccome Atm non organizzava missioni spaziali ma si occupava di piccoli lavori e manutenzioni, dire che non c’è responsabilità politica e scaricarla sui dirigenti mi pare una forzatura.”
A Bardone non è piaciuto il minimizzare del caso: «In realtà – ha aggiunto – abbiamo dovuto attingere oltre 220 mila euro dal fondo di riserva e dal fondo svalutazione crediti, che di conseguenza si sono ridotti; la parte restante è prevalentemente costituita da rinunce o slittamenti di lavori di manutenzione di immobili, in primis la palestra Bianca e la palestra Codevilla. Degli interessi moratori che il Comune deve ad Atm, poi, non si è parlato, nascondendosi dietro il fatto che ad oggi la società non li ha ancora chiesti, ma in realtà sappiamo che dovrà farlo e quindi ci saranno altri debiti fuori bilancio per una cifra ancora più importante. E’ pur vero che si tratterà di una partita di giro, essendo il Comune proprietario del 94% delle azioni di Atm. Poichè però gli interessi sono dovuti per ritardato pagamento, si potrebbe configurare l’ipotesi di danno erariale». Bardone ha concluso dicendo che a distanza di 4 anni il Comune è dovuto ricorrere al lodo per risolvere la diatriba con Atm, che ha avuto dei costi.
6 ottobre 2013