La Corte dei conti solleva il velo sul bilancio del comune di Castelnuovo Scrivia, relativo all’esercizio 2011.
Dice la delibera:
“dall’esame relativo al rendiconto dell’esercizio 2011 e’ emerso che la parte corrente del bilancio si e’ chiusa con una differenza negativa finanziata mediante l’utilizzo di entrate derivanti dal rilascio di permessi a costruire nonché di avanzo di amministrazione; gli accertamenti derivanti dal recupero dell’evasione tributaria risultano molto elevati rispetto alle relative riscossioni.
La differenza e’ di -131.509 euro (meno centotrentaunmilacinquecentonove), questo squilibro deriva da un aumento della spesa corrente.
Su tale risultato incidono ulteriormente le entrate di carattere ripetitivo quali il recupero dell’ evasione tributaria e le sanzioni del codice della strada che di fatto sono comprese nell’ammontare delle entrate correnti..
Il Revisore dei conti del comune di Castelnuovo Scrivia ha comunicato che l’Ente (il Comune)
Intende superare la criticità (l’importo negativo) con l’aumento delle aliquota dell’IMU ….
Il verificarsi di una situazione di squilibrio nella quale le spese correnti sono superiori alle entrate ordinarie evidenza l’esistenza di una anomalia gestionale ……
Si evidenziano elevati scostamenti tra previsione accertamento e riscossione relativa al recupero ICI:
recupero evasione ICI:
previsione 50.000 euro – accertamento 49.962 – riscossione 5.188
Per le evasioni 2010 per ICI 39.734, e tariffa raccolta e trasporto rifiuti 139.512 euro non sono state attivate procedure di recupero coattivo”.
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Nell’anno 2011 l’ex sindaco Tagliani gridava a gran voce al comune virtuoso per il suo bilancio ma intanto si dimenticava di riscuotere 178.000, presentando un attivo di alcune migliaia di euro.
Da dove sia uscito l’attivo ora lo sappiamo, senza doverlo chiederlo all’assessore Girani che insieme al ormai ex sindaco Tagliani ha fatto la scelta politica di presentare un bilancio in positivo nonostante il segno negativo sottolineato ora dalla Corte dei conti.
Abbiamo sempre sottolineato il fatto che i residui attivi riportati nel bilancio come cifre esigibili servivano solo a nascondere l’aumento delle spese correnti e l’incapacità’ della’amministrazione di voler trovare soluzioni per risolvere problema.
La mancanza di azioni per recuperare l’evasione ne è la cartina tornasole.
Normalmente queste azioni statisticamente portano ad un recupero di circa 10-20% della cifra evasa.
Un esempio: per i 12.000 euro di mensa evasi è stato dato l’incarico di recupero dell’evaso ad un avvocato: onorario 2500 euro, i soldi eventualmente recuperati non basteranno a pagare l’onorario!
Ma, come al solito, l’evasione sarà fatta pagare ai cittadini che già pagano – oltre le tasse -anche le scelte dell’amministrazione di “privilegiare “ alcuni cittadini a scapito degli altri virtuosi.
La risposta alla Corte dei conti del revisore dei conti in data 08.02.2013 è illuminante in merito:
dal documento: “L’ente intende superare la criticità incrementando le entrate proprie,ed in particolare con l’aumento della aliquota IMU..”
La volontà della giunta è chiara : incapace di ridurre le spese correnti, aumenta il prelievo affermando pubblicamente il contrario: purtroppo il naso di pinocchio si allunga lo stesso ed esce allo scoperto.
Coraggio ,cittadini Castelnovesi ,coraggio!
Andrea Bassi
Giorgio Ferilli
Giovanni Ferrari
Gianluca Stella