Sabato scorso si è svolta la festa patronale della parrocchia di S. Rocco in Alessandria.
Una chiesa stracolma ha accolto Mons. Vescovo per la celebrazione del pontificale solenne animato dal Coro Giubilare al quale ha partecipato la Confraternita omonima di Castelceriolo. Come prevede la tradizione era presente il sindaco con il Gonfalone della città, infatti tale presenza ci ricorda l’antica storia di questa chiesa. Prima sede medioevale degli Umiliati, poi officiata per due secoli dai Minimi di S. Francesco di Paola, dopo la dismissione nel nefasto periodo napoleonico, eredita il titolo di S. Rocco dalla appena abbattuta chiesa viciniore. Essa era stata edificata nel 1630 per assolvere un voto municipale, essendo stata la città sostanzialmente risparmiata dalla terribile peste per intercessione del nostro Santo: da ciò l’impegno delle autorità comunali a presenziare in questa occasione. Invero la parrocchia viene eretta nel 1927 per desiderio di S. Luigi Orione e poi, nell’ultimo ventennio, consegnata alla cura diocesana.
Nel saluto al prelato mons. Marasini ha presentato la realtà della comunità: “La nostra parrocchia, e sono i dati del recente censimento, dai 3500 abitanti circa è passata in quindici anni ai 2432 di cui 865 stranieri; sui pianerottoli perciò si confondono lingue e culture diverse e l’orizzonte della evangelizzazione si sposta su panorami certamente più vasti e impegnativi: Per accogliere tale urgenza pastorale è ormai necessario superare i confini dei campanili, o peggio dei campanilismi, per attuare ineludibili sinergie tra le varie comunità parrocchiali del centro storico: la nostra comunità è ormai conscia e pronta a tale passo. Questa nuova sfida per l’evangelizzazione ci trova “piccolo gregge” ma fortemente impegnati verso una testimonianza cristiana sempre più autentica”.
È seguita una processione che ha voluto fermarsi davanti alla sede diocesana della Caritas quale segno di rispetto e valorizzazione di ciò che in essa quotidianamente si compie al servizio del povero, sulle orme di S. Rocco. La cena di solidarietà ha permesso di devolvere alla sua mensa quasi mille euro. Migliore conclusione non si poteva auspicare!
Carla Colonna
3o settembre 2013