Sono più che triplicati, negli ultimi tre anni, gli interventi finanziari contro la povertà. Questa la grave situazione denunciata da Pierpaolo Cortesi, presidente del Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale che si occupa di assistenza ad anziani, famiglie, giovani e disabili nei 40 Comuni del Tortonese.
Una situazione portata all’attenzione della città durante un recente incontro pubblico nel quale Cortesi ha lanciato un vero e proprio grido d’allarme.
I dati dell’ultimo triennio, dal 2010 ad oggi, secondo Cortesi, mettono a nudo la gravissima situazione in cui è precipitato tutto il Tortonese.
“Le erogazioni per le famiglie povere e bisognose – ha detto il presidente del Cisa sono passate dai 130 mila euro del 2010 alle attuali 430 mila, le borse-lavoro, cioè i contributi che eroghiamo ai lavoratori precari, anche grazie all’intervento della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona sono quasi quadruplicate passando da 52 a 193 con le somme che sono passate da 53 mila a 175 mila euro e altre tipologie di aiuti sono passati da 180 a 600 mila euro.”
Per Cortesi, la povertà rischia di diventare la piaga più grossa del Paese e soprattutto del Tortonese: “Il talk show a cui assistiamo è insopportabile perché si è perso il senso della realtà – ha aggiunto Cortesi – si parla di tutto tranne che dei veri problemi del Paese che sono quelli legati alla quotidianità e ad una povertà sempre più crescente legata alle nuove povertà, cioè a persone che perdono il lavoro e non riescono a trovarlo. Il Welfare è il vero problema di oggi.”
Cortesi ha posto l’accento anche sulla precarietà dei rapporti tra uomo e donna e sul nuovo problema che si sta espandendo a vista d’occhio:
Un altro caso che merita attenzione riguarda gli anziani: “Secondo gli standard regionali – conclude Cortesi – dovremmo avere, sul territorio tortonese, 302 posti letto convenzionati a disposizione degli anziani, ma ne abbiamo soltanto 198, i nostri posti letto sono stati dirottati ad Alessandria e casale Monferrato e siamo gli ultimi della provincia. Tutto questo è dovuto alla presenza sul territorio tornese di due grandi eccellenze come il Cottolengo di Don Orione e Il Centro Paolo VI di Casalnoceto che tolgono risorse all’Asl ed infatti siamo i secondi come spesa. Questo non è giusto.. Veniamo penalizzati perché abbiamo delle eccellenze, invece che premiati.. Ci vorrebbero almeno 250 posti letto, cioè il 25% in più.”
Cortesi ha lanciato l’allarme sul futuro, anche alla luce dei recenti “tagli” disposti dalla regione Piemonte: che dovrebbero essere di 850 mila euro su un finanziamento di 2 milioni 100 mila euro, in un bilancio del Cisa che sfiora i 7 milioni. Insomma oltre il 12% di soldi in meno a fronte di una richiesta di aiuti aumentata del 300%.
28 settembre 2013