Creare le possibilità per favorire insediamento di nuove aziende e mettere in atto ogni intervento per creare nuovi posti di lavoro, combattere la disoccupazione giovanile e i problemi legati al Sociale. Questi gli argomenti su cui tutti e tre i candidati alle Primarie del Partito Democratico in programma sabato 26 e domenica 27 ottobre sono perfettamente d’accordo. Poi ognuno ha una sua visione diversa di come vorrebbe la Tortona del futuro e cosa bisognerebbe fare.
Questo è emerso dalla presentazione ufficiale di Gianluca Bardone, Marcella Graziano e Claudio Scaglia, avvenuta domenica sera allo Chalet Castello durante la Festa Democratica, in cui i tre candidati sono stati presentati alla città.
“E’ la prima volta che il partito sceglie il suo candidato Sindaco attraverso il sistema delle primarie – ha detto il capogruppo del PD Marco Picchi a cui è spettato il compito di condurre la serata – e sono orgoglioso che questo avvenga perché è il risultato di un percorso molto sofferto ma limpido e democratico. Chi vincerà sarà il candidato sindaco del PD ed avrà mandato di confrontarsi con tutte le forze politiche che potrebbero condividere la nostra proposta politica per realizzare un unico schieramento.”
Picchi ha sottolineato che i tre candidati condividono gli stessi obiettivi e le linee programmatiche del partito, anche se poi, ognuno di loro, ha una sua visione di città. Ha anche detto che tutti e tre hanno firmato un documento in cui, in caso di sconfitta si metteranno a disposizione del candidato sindaco per cercare di portarlo alla vittoria elettorale.
Picchi ha annunciato che il partito ha già organizzato un dibattito pubblico per venerdì 11 ottobre alle 21, dove i tre candidati si confronteranno con i cittadini.
Domenica c’è stata solo la presentazione ufficiale dove ognuno dei tre ha illustrato a grandi linee cosa intende fare per la città.
GIANLUCA BARDONE: Fermare il declino della città e puntare sui giovani
Gianluca Bardone ha evidenziato come negli ultimi cinque anni la città sia stata spogliata delle sue eccellenze con impoverimento dell’ospedale e soppressione del Tribunale e la vendita dell’Asmt e il 3° Circolo che è andato circolo a Viguzzolo.
“Dobbiamo assolutamente fermare questo declino – ha detto – e la mia esperienza di 15 anni come consigliere comunale di minoranza credo potrebbe essere utile perché conosco i problemi anche dal punto di vista del lavoro visto che il mio compito, all’Asl riguarda proprio i controlli sugli infortuni sul lavoro. Ho scelto di candidarmi e mi metto a disposizione della città. Qualcuno dice che sono timido: è vero, non mi piacciono i riflettori ma la città non ha bisogno di un Podestà ma di qualcuno che sappia lavorare per la città stessa. Io ho un buon approccio al lavoro di gruppo. Dico subito che il prossimo Sindaco non potrà permettersi investimenti faraonici perché non ci sono soldi, quindi diffidate da chi vi promette mari e monti.”
“Il primo provvedimento che farò se diventerò sindaco – ha concluso Bardone – sarà quello di favorire gli investimenti per consentire agli imprenditori di investire in città e creare posti di lavoro, poi voglio migliorare l’assistenza ed avere più attenzione ai problemi socio assistenziali, puntare sui giovani, potenziare il Consorzio assistenziale e ridare un senso alla Consulta giovani.”
MARCELLA GRAZIANO: Una città più pulita e favorire il Commercio
Marcella Graziano ha ricordato la sua storia, che è figlia dell’imprenditore Wilmer, e la sua costante partecipazione nelle associazioni e nel sociale e ha confermato che non è possibile fare proclami.
“Dobbiamo vincere le elezioni – ha detto – e l’impegno che assumo è difficile e complesso, ma la proposta di un Sindaco donna è necessaria e il programma dei prossimi cinque anni dovrà essere costruito insieme ai cittadini. Per questo motivo è necessaria un ‘operazione verità’ e liberare tutte le risorse per creare lavoro, perché la mancanza di lavoro è la prima emergenza soprattutto per quanto riguarda i giovani. Dobbiamo aumentare il collegamento tra la scuola, la formazione il lavoro, permettere la nascita di nuove aziende.
“Altro grave questione da affrontare sono le nuove povertà soprattutto legate a chi perde il lavoro.”
Secondo Marcella Graziano ci vuole più attenzione al mondo del volontariato: “Tutte le associazioni – ha concluso – devono avere la propria sede e i loro spazi anche in Comune se necessario. Dobbiamo combattere l’emergenza anziani e quella della tossicodipendenza, e avere una città più pulita e in ordine. Basta centri commerciali, è ora di favorire il commercio e valutare l’idea di una proposta turistica. I nostri beni culturali sono sottostimati e poco utilizzati, dobbiamo valorizzarli di più. La Fondazione può finanziare i progetti della città futura.”
CLAUDIO SCAGLIA: Puntare sulla cultura e sulla sicurezza
Claudio Scaglia, ha ricordato di essere tortonese: lo era la mamma anche se viveva a Pontecurone, lo era lui da piccolo sempre a casa dei parenti a Tortona e lo è adesso, dal 2003 cioè da quando si è sposato trasferendosi da Pontecurone e Tortona dove vive e lavora.
Scaglia ha ricordato i suoi trascorsi da politico: due volte sindaco di Pontecurone e attuale consigliere provinciale; poi ha illustrato il suo programma: “Tortona – ha detto – deve ritornare ad essere il centro del Tortonese dobbiamo avere una città più viva e più forte, puntare alle fonti rinnovabili e sul welfare, difendere l’ospedale e ripensare al Cisa rispetto alle nuove povertà.”
Per Scaglia il Comune deve avere un ruolo più attivo per quanto riguarda il lavoro, favorire gli investimenti e tornare a farsi scegliere dagli imprenditori garantendo servizi di alta qualità.
Per Scaglia però uno dei nodi cruciali è la cultura: “La scuola e la cultura – ha concluso – in questi ultimi tempi sono stati messi in un angolo e la madre di tutte le battaglie dovrà essere il Teatro Civico: non si può utilizzarlo solo 15 sere all’anno, Tortona deve tornare ad essere un centro che richiama gente. Molto grave è anche il problema della sicurezza: ci vogliono più controlli contro i vandali e contro la microcriminalità. Ogni azione del Sindaco deve avere cinque qualità: trasparenza, partecipazione, etica, meritocrazia e solidarietà”
23 settembre 2013