Il gruppo Artistico Culturale di Promozione Sociale Boheme ha invitato i suoi iscritti a riprendere l’opera di Pietro Morando (Alessandria 1889 – 1982) affinché ricordino quest’artista alessandrino i cui dipinti richiamano uno scorcio di Alessandria, la sua Alessandria.
E’ nata così l’esposizione, a Palazzo Monferrato – via San Lorenzo 21, patrocinata dalla Camera di Commercio con l’apertura al pubblico da giovedì 19 settembre, inaugurazione ore 17, fino a domenica 29, con orario 15 – 19 di ogni giorno
Il momento non è casuale anzi, con una guerra alla porte della Penisola, è doveroso sensibilizzare le atrocità descritte nelle opere del nostro Pietro, il quale ha conosciuto le efferatezze dei conflitti avendo combattuto accanto ai deboli, per contro ha assaporato la forza della solidarietà, come si osserva ne: La Partenza del Fante. La Contesa, Colpito a morte, La Radice del Male, La Sete…, opere uscite dal suo inconscio, quali forti testimonianze della vita vissuta nelle zone di operazione bellica.
È anche l’artista di soggetti meno atroci, destano tenerezza come: L’Emigrante, Il Ritorno, Fuga in Egitto,Giramondo sulla Panchina ecc..
La sfera artistica di Pietro possiede degli atteggiamenti idilliaci, è l’autore di soggetti carichi di serenità fra cui: Annunciazione. La Prima Stella, ecc… soffermando la propria sensibilità nel Monferrato in Barcaiolo sul Po, Strada di Provincia, Mercato Monferrino; soprattutto la città è impressa nei suoi scorci come: Reclusorio, Organetto sotto le Prigioni, Mercato Boario, ecc…
I pittori hanno colto nell’esposizione il sostrato di questo artista, ne hanno interpretato il pensiero, hanno saputo scegliere le opere più significative per spalmarle sulla tela con la loro tavolozza.
Per gli artisti non è stata certo una passeggiata riprodurre tali impegnativi soggetti, nati spontanei da un personaggio dell’eccellenza di Pietro Morando; il merito di ciascuno è certamente quello di aver saputo selezionare l’essenza artistica, nella scelta del titolo, il più confacente alla loro personalità, da presentare agli alessandrini; ciascuno ha posto l’accento sull’importanza dell’arte morandiana, anche se soggettivamente reinterpretata.
L’esposizione merita una visita proprio per osservare la città sotto un diverso riflettore.
Franco Montaldo
18 settembre 2013