Nelle prossime settimane i frati francescani dell’ordine dei frati minori lasceranno il convento presso il santuario di Nostra Signora delle grazie a Gavi.
La chiusura del convento segue quelle già disposte negli scorsi anni – ultimo il convento di Chiavari, un anno fa – e fa parte di un processo di riorganizzazione delle strutture e dei servizi della provincia francescana ligure, che entro il 2016 si unirà in una provincia unica con le altre province del nord italia.
“Ogni chiusura è dolorosa per noi – dicono i frati – e per quanti frequentano le nostre fraternità. Purtroppo ci sono cause, tra cui la riduzione del numero dei frati, che vorremmo far conoscere a tutti attraverso la lettera con cui il ministro provinciale, frate Mario Vaccari, annuncia la chiusura e ne approfondisce le motivazioni.”
LA LETTERA CHE ANNUNCIA LA CHIUSURA
Cari fratelli e sorelle di Gavi,
scrivo per comunicarvi la sofferta decisione di chiudere il Convento presso il Santuario di N.S. delle Grazie. Penso che alcuni di voi – quanti in questi anni sono stati collaboratori della nostra fraternità – non siano del tutto sorpresi e so bene che molti, per l’affetto testimoniato ai nostri frati, patiranno il rammarico di dover subire questa scelta.
Per questo motivo ho deciso di scrivervi invece che annunciare la decisione qualche giorno fa, l’8 settembre, durante le celebrazioni per la Natività della Vergine Maria: ho sentito la necessità di rispettare il giorno di festa, un giorno di tutti, e al contempo di trovare un tempo ed uno strumento più adatti per raccontarvi motivi e sviluppi delle decisioni che ci troviamo a dover assumere.
Vorrei sottolineare due parole. Scrivo “decisioni”, al plurale, perché, come certamente saprete, la chiusura del Convento di Gavi non è l’unica: fa parte di un processo che, in questi ultimi anni, ci ha portato alla chiusura dei Conventi di Novi Ligure, Albenga, Sarzana, Porto Maurizio, Genova Pegli, Genova-Oregina e ultimo, non più di un anno fa, Chiavari. E scrivo anche “dover assumere”: a tutti infatti apparirà chiaro che porre fine ad una presenza di vita religiosa in un territorio non è mai una “opzione”, una delle tante possibilità. Ci troviamo costretti a questo passo da molti fattori, primi tra tutti il calo delle vocazioni alla vita consacrata e l’età media avanzata della fraternità ligure, circostanze che diminuiscono i numeri delle nostre fraternità, similmente ad altri ordini religiosi e in conformità a quanto avviene su scala nazionale.
La prima considerazione che occorre portare, dunque, è che la chiusura dei Conventi è, purtroppo, solo la certificazione dei fatti, la cui responsabilità ricade su tutti noi: noi frati – avremmo certamente potuto fare di più e meglio per testimoniare la bellezza della vita di sequela di Gesù – e la società tutta, che in questi decenni ha progressivamente tacitato la vocazione religiosa come una strada possibile per i propri figli.
In questo contesto, negli ultimi anni la Provincia Francescana Ligure ha intrapreso un cammino comune con le altre Province Francescane del Nord Italia che porterà, nel 2016, alla costituzione di una Provincia unica. Prendere atto delle difficoltà non significa infatti limitarsi a chiudere: significa camminare sulle vie dello Spirito Santo verso nuove soluzioni, cambiare per vivere il tempo che ci è dato, con affidamento e nuovi slanci. Questo movimento di unificazione sta portando tutte le Province a riorganizzazioni nelle strutture e nei servizi.
La chiusura del Convento di Gavi riguarda tutti ma colpirà evidentemente di più coloro che in questi anni hanno attivamente partecipato alla vita della fraternità. Desidero innanzitutto ringraziare, di cuore, i frati che in tanti anni hanno servito con dedizione e impegno il Santuario. Il mio pensiero e ringraziamento va poi ai fratelli e alle sorelle dell’Ordine Francescano Secolare, all’Associazione di famiglie “La Porziuncola” e ai tanti laici che hanno sostenuto le attività francescane o ne hanno portato di proprie, arricchendo Piazza P. Ferreira 3 A – 16135 Genova – tel. 010 – 267722 – fax 010 – 2478418 – e-mail ofmgecuria@gmail.com
L’accoglienza e la carità espressa dalla fraternità. Prima con voi – e quindi con tutti – sento il dovere di condividere le notizie, anche se per accenno, sul futuro di N.S. della Grazie.
I frati – fra Silvio, fra Piero, fra Emilio e fra Gabriele – raggiungeranno le fraternità di N.S. del Monte in Genova e di S.M. Immacolata in Bordighera. Per noi frati spostarci, ricominciare altrove, è parte della scelta religiosa. Partiamo ricchi di quanto il Signore ci ha concesso attraverso di voi e lo portiamo là dove ci viene chiesto di seminarlo. Nell’immediato futuro, in accordo con l’Arcivescovo di Genova, S.E. il Card. Angelo Bagnasco, ci impegniamo a dar continuità alla celebrazione domenicale e festiva in Santuario.
Quanto alle strutture conventuali, come per le precedenti chiusure, anche qui a Gavi stiamo valutando progetti di utilizzazione sociale: per noi, infatti, è indispensabile che queste mura continuino a produrre valore per l’uomo. In questo senso, si sono già concretizzare le prime manifestazioni di interesse. Sarà mia cura informarvi in modo preciso nel momento in cui prenderà vita il progetto di utilizzo della struttura.
Infine, le attività di formazione a favore delle opere missionarie dei frati liguri, svolte fino a oggi Gavi, vengono spostate a Bologna, a servizio di tutto il Nord Italia. Quanti, in Liguria, stanno collaborando con le nostre Missioni e desiderano continuare a portare il loro contributo possono comunque rivolgersi ancora a fra Silvio ed all’ufficio Missionario che ha sede in Piazza Ferreira 3 A in Genova.
I prossimi mesi ci aiuteranno a definire meglio quanto oggi è ancora in evoluzione e a vivere questo cambiamento in pienezza, facendo quanto necessario e possibile per lasciare a Gavi un luogo vivo e orientato al futuro. Nel frattempo avremo certamente occasioni per incontrarci, approfondire a voce, salutarci.
Fin da ora affidiamo al cuore di Maria, al cui titolo è dedicata la nostra Provincia, ciascuno di voi e il nostro grazie per quanto condiviso in questi anni sulle vie del Vangelo. S. Francesco di Assisi ci chiama tutti a seguire il Signore e a continuare a costruire la Chiesa in ogni tempo, nella comunione.
Pax et Bonum,
Fr. Mario Vaccari – Ministro provinciale
11 settembre 2013