Nelle settimane agostane siamoabituati alle consuete chiusure di esercizi commerciali, ad orari ridotti, non certo alla serrata di un parco pubblico, come avvenuto per quanto riguarda la Cittadella di Casale.
Il parco risulta infatti chiusoda varie settimane senza alcuna spiegazione. Le tempistiche fanno pensare ad una chiusura dovuta ai violenti temporali abbattutosi dalla fine del mese di luglio, ma di questo non vi è nessuna conferma nè tantomeno sui tempi previsti per la riapertura.
Spiace constatare che uno spaziofaticosamente riconquistato alla città, divenuto nel tempo luogo di assidua frequentazione, venga reso inaccessibile e specie in quel periodo dell’anno in cui sarebbe più animato.
Abbiamo presentatoun’interrogazione per conoscere le ragioni della chiusura e ed i tempi di riapertura. Chiediamo inoltre all’Amministrazione, quali interventi intenda attuare per una messa in sicurezza della casamatta, oggetto di crolli del cornicione, proprio in prossimità della lapide che ricorda l’eccidio della Banda Tom.
Fabio Lavagno – Sinistra EcologiaLibertà – Sinistra Casalese
Vorrei approfittare di questo spazio per fugare i dubbi sulla chiusura del parco della Cittadella posti dalla lettera firmata dal movimento CasaleBeneComune, dall’associazione Voci della Memoria e dal Circolo Pantagurel.
Nel mese di maggio, in seguito al distacco di alcune parti dei cornicioni, si era disposto il rifacimento di alcuni tetti della struttura: i lavori di ristrutturazione erano già stati appaltati a giugno e la loro partenza era stata spostata a settembre per garantire il regolare svolgimento delle iniziative in programma per la stagione estiva.
Purtroppo, l’imprevisto e violento nubifragio che lo scorso 29 luglio si è abbattuto su Casale Monferrato ha provocato altri gravi danni al patrimonio arboreo della Cittadella.
Vorrei però ricordare che l’evento atmosferico ha interessato non solo la fortezza ma tutta la città e ampie zone del territorio circostante. Pertanto si è dovuto dare delle priorità a quei casi che rappresentavano una minaccia più immediata alla sicurezza della cittadinanza.
In primo luogo, si è proceduto alla rimozione dei manufatti contenenti amianto staccatisi e finti in strada: il nostro personale è intervenuto tempestivamente, lavorando anche nei giorni di sabato e domenica, in modo da scongiurare qualsiasi pericolo alla salute. In secondo luogo, ci si è occupati della messa in sicurezza delle piante presenti nei luoghi pubblici e nelle aree dove non era possibile impedire l’accesso.
Inoltre, nel parco della Cittadella abbiamo già cominciato a occuparci alla messa in sicurezza dei rami spezzati che minacciano di cadere al suolo e dei tanti alberi abbattuti o che poggiano in modo pericoloso su altre piante. Stiamo quindi lavorando per la riapertura, in modo che tutti i cittadini possano usufruirne, ma È INDISPENSABILE CHE CIÒ AVVENGA NELLA MASSIMA SICUREZZA POSSIBILE!
Ancora una volta, ci tengo a ribadire l’attenzione riservata in questi quattro anni ai parchi e alle aree verdi di Casale Monferrato e, in primis, alla sicurezza degli utenti: ne è un chiaro esempio il milione 200 mila euro speso nel corso di questi anni per la sostituzione di quelle strutture ludiche che non rispettavano il sacrosanto diritto dei nostri bambini di giocare in sicurezza oltre alle normative vigenti.
Come immagino tutti abbiano potuto notare, lo sforzo dei tecnici e dei dipendenti comunali nel periodo estivo è stato massimo: come sempre, abbiamo cercato di venire incontro a tutte le esigenze e le problematiche della città, tra cui l’ordinaria manutenzione delle zone verdi, a cui si sono sommati, per l’appunto, anche i danni del nubifragio.
Per concludere, vorrei sottolineare come sarebbe stata sufficiente una telefonata al sottoscritto o agli Uffici comunali competenti per avere una risposta chiara ed esaustiva alle proprie domande: da sempre la nostra Amministrazione ha fatto della trasparenza col cittadino una delle sue prerogative imprescindibili.
L’assessore all’Ambiente Vito De Luca