Ci lamentiamo ragion veduta, che Alessandria è sporca e maltenuta e che la raccolta dei rifiuti non funziona come dovrebbe e questo, nonostante il fatto che stiamo pagando la Tares ai massimi livelli.

A questo proposito, sappiamo bene che l’Amiu ha dei problemi finanziari, ma c’è chi pensa che il disservizio sia dovuto anche ad altre motivazioni, che nulla hanno a che vedere con la questione del bilancio, e nella situazione in cui ci troviamo, non si possono nemmeno escludere carenze da parte di politici e dirigenti preposti, nella Pubblica Amministrazione, che a loro volta, non possono continuare a trincerarsi dietro alle motivazioni finanziarie, dato che le stesse non escludono totalmente la possibilità di attuare una gestione, che preveda metodi di controllo e interventi, più incisivi degli attuali, nei confronti di chiunque, finalizzati quantomeno ad evitare un ulteriore degrado della città. Infine su questo argomento, aspetto non secondario, va detto che anche una parte dei cittadini, con certi comportamenti incivili, contribuiscono ad aggravare la situazione. Per contro, come si può pretendere dagli stessi, un maggiore senso civico e il rispetto delle regole, se chi è preposto al controllo e alle eventuali sanzioni, per primo non le rispetta?

Questa è la riflessione che ho fatto, quando una vecchia signora che conosco bene, mi ha raccontato un episodio di alcuni giorni fa, del quale è stata testimone e interprete.

Questi sono i fatti per come me li ha raccontati: Mentre si trovava in piazza Garibaldi ad Alessandria, alla fermata dell’autobus, dal lato dell’orologio, con altre persone in attesa dell’arrivo del bus, passa un vigile (lei li chiama ancora così, anche se ormai il controllo del traffico, purtroppo, non rientra più nei loro compiti), che scarta una caramella e poi butta la carta in terra. La signora, che quanto a disciplina non transige, gli dice, “bravo vigile, proprio lei che dovrebbe dare il buon esempio, la città è già abbastanza sporca, non si dovrebbe multare chi getta le cartacce?”. Il vigile la guarda e risponde ”Signora mi scusi, non me ne sono accorto”, e lei ribadisce “Allora la raccolga e visto che li c’è il cestino dei rifiuti la metta dentro” e il vigile obbedisce prontamente… . Dopo un po il bravo vigile… ripassa con un tovagliolino in mano, forse aveva mangiato qualcosa, ma questa volta lo butta nel cestino… evidentemente, la lezione di buone maniere, ci cui molti nella nostra città ne avrebbero bisogno, era servita.

Forse chi legge potrà anche dire che sono cose di poco conto, che le questioni più importanti sono ben altre e questo in parte è vero, ma a ben vedere non è proprio così.

Il rispetto del prossimo e di noi stessi, inizia dall’osservanza delle regole, a partire da quelle che molti erroneamente e con estrema superficialità, definiscono minori, perche il riguardo dei beni pubblici, in una società che si vuole definire avanzata è alla base di una civile convivenza.

Se tutti si comportassero come la vecchia signora, alla quale i genitori, evidentemente hanno insegnato educazione e senso civico, e che nonostante i suoi 88 anni, non ha timore di farle osservare anche a chi porta una divisa, forse avremmo una città migliore, e se non altro più pulita… e noi alessandrini in questi ultimi mesi sappiamo bene quanto c’e ne sarebbe bisogno.

Pier Carlo Lava