La città di Alessandria la notte del 31 agosto rende omaggio ad un altro simbolo dell’alessandrinità: il Capodanno alessandrino giunto praticamente alla decima edizione perché il Capodanno alessandrino ha avuto un ‘anno zero’, idea di Monica Moccagatta e Marco Beria, che per la prima volta compariranno, di nuovo insieme nelle cartoline celebrative, oltre tremila ‘pezzi’, pronte nei prossimi giorni, da collezionare, perché ad ogni edizione Renato Vacotti, il grafico, si supera.
Così, per il Capodanno numero 9, prologo al decennale ufficiale, una distesa di fiori colorati: perché i fiori profumano, e fra i partner c’è la Paglieri Profumi, azienda leader nel mondo, che ha da poco inaugurato il ‘Visitor Centre’, percorso anche sensoriale nello stabilimento alle porte di Alessandria.
“E perché i fiori sono simbolo di un ambiente sano, curato, genuino. Proprio all’ambiente – sottolinea Monica Moccagatta, il cui impegno in molte battaglie ecologiste è noto da anni – abbiamo voluto dedicare questo Capodanno 2013, perché l’anno che inizierà il 1° settembre stimoli tutti a impegnarsi per migliorare la qualità di vita. Sono sicura che gli alessandrini, così creativi, ce la faranno”.
Fiori, dunque, ovunque: fuori che escono da un cappello, fiori che sono una sorta di festone che collega, idealmente, tutti i locali della città.
“Una città – aggiunge Piercarla Negro, con Monica titolare del MezzoLitro e con un ruolo nell’associazione ‘Donne del vino’, da sempre al fianco di questo ‘unicum’ mandrogno – che ha bisogno di ritrovare un forte senso di identità, sfruttando quella fantasia e quella creatività che è nel dna degli alessandrini. Insieme, in una notte in cui tutti saremo immersi in un profumo di festa, per riaffermare il nostro ruolo di capitale. A partire dal 31 agosto e poi per tutti i giorni che seguiranno”.
11 agosto 2013