Pubblichiamo la lettera giunta in redazione dall’Unione Commercianti di Tortona, in risposta all’intervista effettuata da Daniele Calore, che avrebbero voluto che Tortona sulla tassa di smaltimento dei rifiuti, la Tares,  fosse uniformata a tanti altri comuni dove le spese di smaltimento dei rifiuti vengono messe per il 52% a carico delle famiglie e per il 48% a carico delle altre utenze, fra cui i commercianti e le attività produttive.

A Tortona il Comune ha operato la scelta opposta invertendo le percentuali facendo così gravare di meno questa tassa sulle famiglie.

 

Questo il testo della lettera dei Commercianti:

 

Vogliamo puntualizzare che il direttivo dell’Unione Commercianti per ben due anni ha studiato e analizzato il costo. Dopo diversi incontri con il Sindaco e l’assessore competente, abbiamo fatto notare l’eccessivo costo rispetto ad altri Comuni limitrofi. Abbiamo più volte sollecitato di rivedere i costi e di bilanciare le percentuali tra il costo a carico delle imprese e dei residenti anche in considerazione di una diminuzione del numero delle imprese e della redditività di quelle in attività.

Comunque abbiamo stimolato il Comune visto il momento critico a lavorare per il bene dei cittadini e delle imprese di Tortona sulle problematiche relative alla gestione dei rifiuti.

Una cosa è certa , noi come associazione abbiamo sottolineato come IL COMUNE è costretto a coprire il totale dei costi che è circa € 6.000.000,00 per ritiro e smaltimento. Dalle tabelle a nostra disposizione ci siamo resi subito conto degli aumenti in vista per bar, pizzerie e i fruttivendoli, perché secondo la tabella del Governo questi produrrebbero più rifiuti, mentre le banche, i teatri, i cinematografi, la grande distribuzione hanno beneficiato di ulteriori diminuzioni.

Il costo della gestione e dello smaltimento dei rifiuti, che riteniamo di elevata entità notevolmente superiore alla media dei Comuni limitrofi, ci chiediamo per quale ragione nel corso di questi anni non è mai stato sufficientemente controllato e verificato dall’attuale Amministrazione Comunale che deteneva la quota di maggioranza nella società di gestione rifiuti ora ceduta a terzi.

Quello che noi riteniamo essere il vero oggetto dell’ analisi sui rifiuti non è l’applicazione di un regolamento codificato dallo Stato e che dobbiamo rispettare, ma l’individuazione della società che dovrà occuparsi della gestione dei rifiuti e che abbia costi di esercizio in linea con i Comuni limitrofi più virtuosi.

Quando ci sarà la possibilità di rinegoziare i contratti: sarà allora che vedremo se effettivamente questa amministrazione è capace di fare l’interesse dei suoi cittadini e delle imprese.

La ns. organizzazione sta elaborando i dati relativi dalla gestione dei rifiuti dei Comuni limitrofi che saranno messi a confronto con quelli del Comune di Tortona e verranno pubblicati successivamente.

 Il Consiglio Direttivo dell’Unione Commercianti di Tortona


10 agosto 2013