Caro direttore,

leggo sul sito Oggicronaca Tortona il tuo intervento sul convegno dello scorso 15 luglio organizzato da Progetto Derthona e dal Comune di Tortona e moderato dal sottoscritto. Ti lagni che sia stato chiamato un giornalista da fuori e insinui (prendendo un grosso granchio) che sia corso del denaro dagli organizzatori al sottoscritto. Sei totalmente fuori strada. E mi fa specie che tu non abbia verificato lo stato dei fatti prima di lanciarti in spericolate e del tutto errate considerazioni sul mio conto. Un buon giornalista lo fa. Sarebbe bastato interpellarmi in merito. Avrei soddisfatto la tua curiosità. Purtroppo non lo hai fatto.

Mi chiamo Renzo Parodi, sono un giornalista professionista, ho lavorato 32 anni al Secolo XIX di Genova. Venticinque dei quali come inviato speciale al seguito dei maggiori avvenimenti di cronaca, politica, costume e sport. L’elenco sarebbe lunghissimo e te lo risparmio. Ho collaborato a tutte le tv private genovesi, ai settimanali Panorama e Guerin Sportivo e a numerose altre pubblicazioni nazionali. Ho anche scritto una mezza dozzina di libri, facilmente reperibili su Internet e in libreria. Tra gli altri, una biografia di Luigi Tenco.

Escludo quindi di essermi presentato impreparato all’appuntamento tortonese (peraltro il terzo di una serie destinata, credo, a proseguire). O pensi che un giornalista debba occuparsi esclusivamente del cortile di casa, come fai tu?

Non ho affatto “annaspato”, come imprudentemente scrivi tu, chiedi conferma ai partecipanti che mi hanno fatto i complimenti per come ho condotto i lavori. Né ho ammesso errori. L’unico sbaglio, veniale, che ho commesso è stato di invertire l’ordine degli interventi fra dottoressa Bruna Saviotti e il rappresentante di Expo 2015, Alberto Mina. Errore al quale peraltro ho prontamente rimediato ripristinando l’ordine della “scaletta”.

Ti tranquillizzo anche sulla questione del pagamento. Lunedì 15, come anche nelle precedenti occasioni in cui sono stato chiamato a moderare i convegni di Progetto Derthona, non ho percepito compensi di alcun genere e allo stresso modo mi regolerò se dovessi essere nuovamente chiamato in causa. Ho accettato l’invito della vicepresidente di Progetto Derthona, la dottoressa Maria Paola Cola (en passant, è mia cugina) per due ordini di ragioni. Per simpatia e affetto nei suoi confronti e perché mia madre era tortonese e fiera di esserlo. Mi consentirai dunque di sentirmi un po’ tortonese anch’io, e di occuparmi, con partecipazione sincera, della città, della sua vita e dei suoi progetti. Che conosco più di quanto tu riesca ad immaginare.

Ti prego di pubblicare con sollecitudine questo mio scritto sul sito Oggicronaca.

Saluti.

Renzo Parodi



Ringraziamo Renzo Parodi per averci tolto i dubbi sul fatto che non sia stato pagato. Ci fa molto piacere, ma non deve arrabbiarsi perché è già capitato diverse volte che fossero invitati giornalisti provenienti da fuori a convegni in loco e, a quanto ci risulta, la maggiorparte pagati profumatamente.

La nostra non era una critica rivolta a lui (a dire il vero non sapevamo neanche chi fosse) perché non ci appartiene criticare i colleghi, ma ad un modo di essere e di organizzare: mai una volta che per una manifestazione locale si chiamino giornalisti o personaggi della zona. 

A Tortona ci sono parecchi giornalisti (e possiamo fare anche dei nomi volendo) che a differenza di Parodi non hanno girato il mondo per lavoro ma solo a scopo turistico, però scrivono da oltre 35 anni sempre nella stessa zona, nel “cortile di casa” o al limite a livello provinciale e proprio per questo hanno sicuramente una conoscenza più approfondita dei problemi del Tortonese di qualunque altra persona proveniente da fuori, ma purtroppo “nemo profeta in patria est”.

E lo abbiamo rimarcato.

Tutto qui.

Il Direttore

 23 luglio 2013