Bianchi, Comaschi, Trifoglio… Tre casi di illegalità conclamata in capo alle giunte di sinistra di Comune e Provincia, in base alla legge 19 aprile, scorso.  E per quale ragione si dovrebbe attendere luglio per valutare se sia il caso di rimuovere l’incompatibilità?

E dire che la legalità dovrebbe essere implicita nell’azione politica. Tanto banale da non essere neppure citata. Come l’onestà. Come l’autorevolezza. Cosa ne pensereste di un tipo che vi dicesse ogni momento: “qui comando io”? Che probabilmente ha bisogno di ripeterlo perché non comanda un bel niente. Poi ognuno ha la sua storia e il suo stile: il vicepresidente Comaschi ha deciso di fare un percorso di approfondimento con i capigruppo, ma si è detto disponibile a dimettersi anche subito; Bianchi tace, ma non è mai stato granché loquace, salvo per far piacere alla sindacarossa nel suo furore iconoclasta contro i precedenti amministratori, peccato che quando sia toccato a lui e a lei più che disastri non abbiano fatto (AMIU su tutti, attendiamo notizie). Ora però la sindaca ha la grande occasione di sbarazzarsene senza colpo ferire: una fortuna! Infine c’è la vicesindaco dottoressa ginecologa Oria Trifoglio, che ha scambiato il diritto amministrativo per una ricetta. Quale il suo ragionamento? “Vero, sono un dirigente, ma tecnico, quindi resto, in più non prendo nemmeno lo stipendio!” Berlusconi è salvo! Se qualcuno lo dichiarerà incompatibile con la carica di senatore (e non è che un giudice possa essere più forte della Legge), basta che rinunci all’indennità parlamentare e potrà rimanere. Oppure ancora, se sono il dirigente che sovrintendo al funzionamento di una catena di montaggio, resto, ma se sono il dirigente che paga le buste paga agli stessi operai della stessa catena di montaggio, me ne devo andare. Peccato che la dottoressa Trifoglio non faccia giurisprudenza e la sua dottrina sia larghissimamente infondata, visto che in tutta Italia i dirigenti medici si sono già dimessi dalle cariche politiche. Attendiamo fiduciosi che la Giunta della legalità si ricordi dei suoi proclami e rimuova immediatamente le reiterate violazioni di legge procurate!

Piercarlo Fabbio



 10 luglio 2013