Le Giurie del Premio Acqui Storia hanno scelto i finalisti della 46° edizione del Premio, nato nel 1969 per onorare il ricordo della “Divisione Acqui” e i caduti di Cefalonia nel settembre 1943.

15 gli autori finalisti selezionati tra 178 libri particolarmente validi, appartenenti alla produzione storiografica nazionale ed internazionale: cinque nella sezione storico scientifica, cinque nella sezione storico divulgativa e cinque nella sezione romanzo storico.

“L’eccezionalmente alto numero di volumi partecipanti a questa 46° edizione (ben 178), a fronte di una media di circa 30 delle prime 40 edizioni – dichiara il Responsabile Esecutivo del Premio Acqui Storia Carlo Sburlati, reduce dal successo di pubblico, televisivo e mediatico dell’appena concluso Acqui Ambiente, che ha visto incoronare nei magnifici giardini di Villa Ottolenghi Giulio Rapetti Mogol, Michela Vittoria Brambilla, Donatella Bianchi di Linea Blu – Vivere il Mare e la sorpresa Ratzinger Benedetto XVI – è la dimostrazione della serietà, dell’autorevolezza e della popolarità non solo italiana, ma europea del Premio Acqui Storia”, opinione condivisa da Enrico Bertero, Sindaco di Acqui Terme.

La 46° edizione dell’Acqui Storia ha visto partecipare anche quest’anno le migliori penne della storiografia nazionale ed internazionale.

La Giuria della Sezione scientifica, presieduta da Valerio Castronovo, ha scelto i seguenti finalisti:

Marco Armiero, Le montagne della patria. Natura e nazione nella storia d’Italia. Secoli XIX e XX, Einaudi

Ottavio Barié, Dalla guerra fredda alla grande crisi. Il nuovo mondo delle relazioni internazionali, Il Mulino

Christian Ingrao, Credere, distruggere. Gli intellettuali delle SS, Einaudi

Piero Pennacchini, La Santa Sede e il Fascismo in conflitto per l’Azione Cattolica, Libreria Editrice Vaticana

Maurizio Serra, Malaparte. Vite e leggende, Marsilio Editori

La Giuria della Sezione divulgativa, presieduta da Giordano Bruno Guerri, ha indicato come volumi finalisti:

Alessandro Barbero, I prigionieri dei Savoia. La vera storia della congiura di Fenestrelle, Editori Laterza

Marco Cimmino, La conquista del Sabotino. Agosto 1916, Libreria Editrice Goriziana

Sergio Luzzatto, Partigia. Una storia della Resistenza, Mondadori

Giuseppe Marcenaro, Una sconosciuta moralità. Quando Verlaine sparò a Rimbaud, Bompiani

Emidio Novi, La dittatura dei banchieri. L’economia usuraia, l’eclissi della democrazia, la ribellione populista, Controcorrente Edizioni

La Giuria della Sezione Romanzo Storico, presieduta da Camilla Salvago Raggi, ha scelto come finalisti:

Luigi De Pascalis, La morte si muove nel buio, Mondadori

Dario Fertilio, L’ultima notte dei fratelli Cervi. Un giallo nel triangolo della morte, Marsilio Editori

Barbara Frale, La lingua segreta degli dei, Mondadori

Gerardo Lonardoni, Vibenna. Una saga etrusca, Edizioni Bietti

Sandra Petrignani, Addio a Roma, Neri Pozza Editore

I finalisti delle tre sezioni sono stati elencati in ordine alfabetico e non in virtù delle preferenze.

Il Premio Acqui Storia, il più importante non solo in Italia ma in tutta Europa per i libri di argomento storico, ha anche ricevuto il patrocinio del Presidente del Consiglio, del Presidente del Senato, del Presidente della Camera dei Deputati e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

A fine settembre verranno resi noti i vincitori delle tre sezioni del Premio, che prevede per ciascun autore una borsa di 6500 euro, unitamente alla proclamazione dei “Testimoni del Tempo” e del riconoscimento speciale “La Storia in TV”.

La cerimonia di premiazione avrà luogo presumibilmente nel pomeriggio di sabato 19 ottobre ad Acqui Terme.

 8 luglio 2013