Oltre alle “solite” polemiche e diatribe tra maggioranza ed opposizione di cui non facciamo cenno per non essere sempre troppo ripetitivi e non tediare eccessivamente i lettori, la seduta del Consiglio comunale di Alessandria che si è svolta venerdì è stata caratterizzata da un importante delibera che ha bocciato la costruzione di un nuovo centro commerciale a breve distanza dalla Cittadella.
Stiamo parlando della “Deliberazione di Approvazione degli indirizzi e dei criteri comunali di programmazione urbanistica per l’insediamento del commercio al dettaglio in sede fissa”
Gli indirizzi previsti in tale Deliberazione, come ha sottolineato l’Assessore, sono sostanzialmente trasposizione della normativa regionale mentre altri sono più specifici territorialmente.
Già approvato nella Commissione Sviluppo del Territorio di ieri, il provvedimento ha tenuto conto dei pareri espressi dalle Associazioni di categoria Ascom e Confesercenti e si pone come presupposto per creare strumenti urbanistici essendo stato inserito nel percorso, già avviato, della variante urbanistica cosiddetta ‘produttiva’.
La Deliberazione ripropone l’addensamento A5, già elaborato dalla precedente Amministrazione come proposto dall’allora assessore al Commercio Manuela Ulandi, nella zona di Astuti.
L’unica differenza è rappresentata dall’accoglimento dell’Emendamento che elimina l’area L2 denominata ‘ex Osterietta’, ossia la possibilità di creare un nuovo ipermercato: questo evita di dare corso ad una localizzazione di grande distribuzione che avrebbe compromesso irreversibilmente l’utilizzo del territorio occupando, con insediamenti commerciali, migliaia di metri quadri vicini alla Cittadella.
La Giunta comunale ha, quindi, recepito le indicazioni del Consiglio Comunale in merito alla salvaguardia delle aree marginali dagli insediamenti di grande distribuzione e, in particolare, con la cancellazione dell’area di grande distribuzione in fregio alla Cittadella, si è andati nella direzione della tutela della peculiarità di una struttura di grande pregio e interesse storico.
28 giugno 2013