E’ allarme per il torrente Scrivia: le sue acque risultano ampiamente compromesse sia per quanto riguarda la quantità che per la qualità delle stesse.
E’ emerso durante un recente summit al quale hanno partecipato rappresentanti dei Comuni rivieraschi, la Provincia di Alessandria e quella di Genova, nonché tecnici ed esperti.
Per l’area tortonese erano presenti i rappresentanti dei due maggiori Comuni: Tortona e Castelnuovo Scrivia: l’assessore all’Ambiente Daniele Calore e il responsabile dell’Ufficio Tutela Ambientale Enrico Taverna per Tortona, mentre per il Comune di Castelnuovo Scrivia c’erano l’assessore Gianni Girani e il tecnico Giuseppe Carbonato.
Si trattava del primo incontro che coinvolgeva tutti i soggetti aderenti al “Contratto di fiume” il nuovo progetto di salvaguardia dello Scrivia coordinato dalle due province che ha lo scopo di tutelare il torrente attraverso interventi ed azioni.
“In questo primo incontro – hanno detto alcuni presenti – si è cercato di analizzare l’attuale stato in cui si trova lo Scrivia, una situazione non felice anche a causa della mancanza di controlli sui prelievi di acqua che determinano un impoverimento della quantità.”
Gli interventi prevalenti sono stati quelli dei rappresentanti delle province di Alessandria e Genova che hanno illustrato la situazione con la proiezione di dati e tabelle; altri interventi sono stati quelli dei rappresentanti dei consorzi irrigui, delle associazioni agricole e di alcuni Comuni. Molti hanno rimarcato la mancanza di acqua e il dubbio che lungo il corso dello Scrivia molti di coloro che sono autorizzati ad effettuare prelievi di acqua a vario titolo non rispettino le quantità prelevando in maniera superiore a quello consentito, anche perché di fatto, non eistono controlli al riguardo.
Questo viene risentito soprattutto a valle ed in particolar modo a Tortona dove alla carenza di acqua si aggiunge il fenomeno dell’inabissamento della stessa, che poi ritorna in superficie a Castelnuovo Scrivia, dove la portata di acqua è sicuramente molto superiore che a Tortona.
E’allarme anche per quanto riguarda la qualità delle acque, ed infatti, durante l’incontro si sono poi affrontati i temi dell’inadeguatezza dei depuratori, prospettando ovviamente la necessità di interventi sostanziosi di costruzione, di ammodernamento e di gestione, che però allo stato attuale sono di impossibile realizzazione per mancanza di finanziamenti.
Da non dimenticare infine la bomba ecologica dell’Ecolibarna, il deposito di sostanze chimiche pericolose a pochi passi dallo Scrivia che da molti lustri attende di essere smaltito.
Il sindaco di Serravalle Scrivia, presente all’incontro, ha rammentato che da parte del Governo, a quanto pare, sono stati bloccati i finanziamenti per il risanamento e questo desta non poca preoccupazione.
24 giugno 2013