Non posso che cominciare questa recensione facendo i miei più profondi complimenti all’autore, la cui bravura nel tratteggiare il personaggio di Matt, conservando quella chiava ironica nonostante la storia difficile che lo vede cadere sempre più in basso nella lenta e micidiale discesa legata alla sua malattia, è innegabile.
Sono due gli elementi chiave che permettono di aprire lo scrigno di questo stupefacente racconto:
La prima, è la morte di Simon, il fratello del protagonista. Due fratelli prima inseparabili, con un passato ricco di sorrisi e complicità alle spalle. E’ lo stesso Matt che promette a Simon che si prenderà cura di lui quando i genitori non saranno più presenti. E’ lo stesso Matt, che in seguito alla perdita del fratello, cambia radicalmente. Avverte l’assenza del fratello quasi in maniera fisica, come qualcosa che riesce materialmente a toccare, lo sente nella brezza che sposta la tenda, nell’odore che c’è quando entra nel nuovo appartamento, nella voce lontana che ode per la strada.
La seconda, invece, è la malattia che comincia a manifestarsi dentro di lui a piccoli passi, silenziosa tanto quanto letale. Quella malattia che lo porta nel passato, permettendo la comunicazione tra due mondi che dovrebbero di norma restare ben separati. Quella malattia che permette a Matt di vedere Simon ovunque, nell’aria, nel cibo, nei volti degli sconosciuti, nel sole… che gli impedisce di dirgli addio per sempre.
Un altro pregio di Filer è sicuramente quello di avere saputo creare un universo omogeneo tutto nuovo, che racconta in maniera fluida e scorrevole la realtà di un ragazzo all’interno di una problematica molto più grande di lui. Notevole anche la scelta dei font che accompagnano il lettore in maniera più semplice all’interno dello slalom stilistico tra i due mondi, tra i due differenti periodi vissuti dalla mente di Matt e dalla sua malattia.
La narrazione risulta coinvolgente, brillante, mai noiosa, dove i sentimenti vengono ingigantiti e distorti, creando degli ostacoli che il nostro coraggioso protagonista riuscirà a superare solo attraverso un caotico, complesso percorso che lo porterà ad affrontare le sue paure più grandi, per liberarsi finalmente del fantasma che non lo ha mai lasciato.
Chiedi alla luna è dotato di una struttura originale, unica nel suo genere, che riesce ad immergersi nei toni più scuri, senza mai sguazzare nell’autocommiserazione, preferendo piuttosto appellarsi alla presenza di situazioni emblematiche, che prendono significato nel corso della narrazione. Il romanzo è intriso di forza, di determinazione nell’andare avanti, nonostante tutto.
Una storia fatta di realismo, ma che riesce comunque a trasmettere mille emozioni. Dolce, ma non melenso. Tenero, ma d’impatto.
Livin Derevel – www.sognandoleggendo.net
16 giugno 2013
Dati Romanzo
Titolo: Chiedi alla Luna
Autore: Nathan Filer
Traduttore: Aglae Pizzone
Edito da: Feltrinelli
Collana: I Narratori
Prezzo: 15.00 €
Uscita: 05 Giugno 2013
Pagine: 320 p.