La condanna parte dall’Associazione Nazionale Guardie Giurate Italiane nelle persone del Presidente Giuliano Maddalena e il segretario nazionale Roberto Pau che già da tempo interpellano le Istituzioni attraverso ogni mezzo per far notare l’impotenza e la mancanza di impegni seri in tema sicurezza pubblica e vigilanza privata. Lo scrivente, in qualità di coordinatore regionale dell’Associazione Nazionale Guardie Giurate Italiana (A.N.G.G.I.) esprimendo a pieno l’idea di tutto il direttivo, scrive a nome e per conto di tutte le Guardie Giurate d’Italia.

Il gravissimo fatto di cronaca avvenuto poche ore fa in provincia di Alessandria, il quale una Guardia Giurata è stata aggredita, riporta alla luce l’esigenza di sicurezza e la battaglia intrapresa da questa associazione.

Le Guardie Giurate esistono e sono una risorsa irrinunciabile di circa 50.000 unità nel territorio nazionale; circa 250 solo in provincia di Alessandria (ma questo dato non vuole fornirlo la Prefettura neanche agli organi di stampa) e chiedono uno status giuridico per tutelare la loro vita e quella altrui durante il servizio. Ciò che racconta la cronaca di oggi, così come altri centinaia di eventi criminosi, si sarebbero potuti prevenire con uno status giuridico, una formazione professionale adeguata e un albo nazionale.

Un D.M. 269/2010 doveva portare il settore a dei livelli strutturali e professionali standard, ma gli organi di controllo sono totalmente assenti per far si che questo avvenga.

Il sottoscritto è pienamente convinto che la Guardia Giurata aggredita, il quale va tutta la nostra considerazione e che indirettamente ha armato la mano di un criminale, si era sicuramente accorta della presenza in piena notte di un uomo fermo li ad aspettarlo, perché questo è quello che accade a tutte le Guardie Giurate aggredite, ma questa associazione pone delle domande: quali strumenti ha a disposizione una Guardia Giurata per poter appurare e prevenire un eventuale evento criminoso ai propri danni o a quelli altrui? Chi difende le Guardie Giurate solitarie durante la notte? Come si può difendere una Guardia Giurata vittima di un attacco criminale? Come difende l’altrui sicurezza una Guardia Giurata mentre un atto criminoso sta accadendo durante il proprio servizio? La risposta è uno status giuridico adeguato, una formazione e un albo professionale, ma soprattutto Istituzioni presenti e operose, questo è quello per cui si batte questa associazione richiedendo interpello in ogni tavolo tecnico in tema sicurezza. Oggi le polemiche sulla pelle di essere umani non servono e il pensiero va alle vittime di una notte folle il quale va tutta la nostra considerazione.

Non vogliamo però essere complici morali di Istituzioni assenti che sono al corrente dei problemi, dei rischi e sono consapevoli tacitamente che occorre una riforma sulle Guardie Giurate, oltre che controlli sufficienti in qualità e quantità, questi, utili ad agevolare processi di attuazione di regole che dovrebbero accrescere professionalità, ridurre errori e incidenti gravi ai danni della collettività.

Sandro Romeo-A.N.G.G.I.- COORDINAMENTO REGIONALE PIEMONTE



 16 giugno 2013