Il presidente del Consiglio provinciale di Alessandria, Giovanni Barosini ha fatto incontrare i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil con il ministro per la Pubblica Amministrazione, Gianpiero D’Alia per vedere di fare qualcosa al fine di impedire possibili licenziamenti nella società partecipate di Alessandria e forse anche in Comune.
“Ho partecipato all’incontro – dice Barosini – e il ministro già reso precedentemente edotto sulla gravissima situazione di Alessandria si è reso disponibile a coinvolgere immediatamente l’intero Governo ad affrontare, in primis, il problema dei lavoratori delle aziende partecipate di Alessandria che rischiano il posto. Si spera in una norma ad hoc con assoluta urgenza. Nelle prossimi giorni ne sapremo sicuramente di più. Comunque è necessario meditare molto su qualunque iniziativa che metta a repentaglio anche un solo posto di lavoro. Continuiamo a lottare uniti e non ci arrendiamo. Questa è la madre di tutte le battaglie dell’intera città.”
La speranza è quella che anima anche i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, Silvana Tiberti, Alessio Ferraris a Aldo Gregori che insieme ai segretari della Funzione Pubblica delle tre sigle e cioè Gianluca di Blasi, Fabrizio Sala e Paola Bisio sono tornati a Roma proprio per parlare col ministro.
La situazione emersa sembra ancor più grave: dall’incontro è emersa la conferma che nessun provvedimento potrebbe garantire l’accesso agli ammortizzatori sociali se le società del Comune di Alessandria fossero già liquidate come appunto l’Aspal, ecco perché quelli che rischiano in primis sono appunto i lavoratori Aspal che per protestare si sono accampati davanti al Comune.
La Cgil intanto sembra sposare la tesi dell’ex sindaco Fabbio che aveva proposto di dichiarare illegittima l’azienda speciale “Costruire Insieme” un atto che attraverso tutta una procedura burocratica che non spieghiamo ai lettori, consentirebbe il salvataggio di Aspal.
Questa oggi sembra l’unica strada perseguibile ed è quello che chiedono i sindacati.
14 giugno 2013