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Il gazebo che ospita i coperti (vuoto alle 12,15 di sabato perché pioveva)

La maggiore “attrazione” di “Assaggia Tortona” era una mega cucina tecnologica su un container collocata in piazza Duomo per cucinare piatti contenenti prodotti locali e far mangiare un centinaio di persone al prezzo di 15 euro.

Fra qualche settimana, quando il Comune pubblicherà all’Albo Pretorio l’apposita delibera, sapremo con esattezza quanti soldi è costato tutto questo, ma a prescindere dai costi, è l’idea che non funziona ed è anacronistica.

Lo scopo dichiarato di tutto questo, secondo il Comune, infatti, era quello di far venire gente da fuori per valorizzare i prodotti locali. E per far questo si allestiscono solo un centinaio di coperti? Mah…..

Il camper cucina ipertecnologico proveniente da fuori

Il camper cucina ipertecnologico proveniente da fuori

A parte l’amara considerazione è l’idea di fondo che fa acqua: perché chiamare gente da fuori per cucinare (chissà come, poi) piatti locali quando a Tortona ci sono decine di ristoranti che potrebbero farlo meglio perché conoscono il territorio?

Perché invece, non fare come molte altre zone italiane che invece di spendere tanti soldi per tutta questa inutile ed ingombrante attrezzatura che potete vedere nelle fotografie, valorizzano i prodotti della zona attraverso i ristoratori locali?

Perché non coinvolgere, ad esempio, i ristoranti cittadini prevedendo insieme a loro uno o più week end con menu a base di prodotti locali a prezzo fisso e contenuto?

Al Comune non sarebbe costato un centesimo, perché in cambio avrebbe fatto pubblicità gratuita a questi ristoranti, e i gestori sarebbero stati contenti perché invece di perdere clienti, come avvenuto per Assaggia Tortona, avrebbero avuto l’opportunità di richiamarne altri da fuori, con persone (e magari anche gli stessi tortonesi) che approfittando dell’occasione, sarebbero entrati nel ristorante per assaggiare piatti particolari con prodotti locali che vengono realizzati solo in occasioni come questa.

Si sarebbe favorita l’economia tortonese invece che dare soldi ad estranei e tutti sarebbero stati contenti. Il Comune, inoltre, non avrebbe speso un centesimo ma perso solo qualche ora per mettersi d’accordo con i ristoratori locali.

Troppo facile? Sarebbe stato sufficiente guardarsi in giro o spremersi un po’ le meningi per sviluppare qualche idea valida, ma, forse, oggi, è più facile pagare che farsi “lo sbattone” di pensare…….

 26 maggio 2013