Maria Angela Allegro, 54 anni, alessandrina, sposata e dipendente di Poste Italiane: sportellista e direttore allo stesso tempo dell’Ufficio Postale di Castelletto Monferrato: secondo l’accusa si approfittava dei pensionati che venivano nel suo ufficio e li derubava, ma è stata arrestata dai carabinieri di San Salvatore Monferrato per peculato aggravato dalla commissione in danno di persone anziane.

La vicenda è stata divulgata attraverso una conferenza stampa che si è svolta ad Alessandria tenuta dal capitano Vincenzo Macera, alla presenza del comandante dei Carabinieri di San Salvatore, Vittorio Gasparini, della direttrice provinciale delle poste Mariella Ghiorzo e del responsabile delle comunicazioni di Poste Italiane per il Piemonte, Antonio Sgroi.

Secondo le ipotesi Maria Angela Allegro si sarebbe intascata circa 10 mila euro “prelevandoli” dai libretti dei poveri pensionati del paese.

 

ECCO COME FACEVA

La donna, unica dipendente del piccolo ufficio postale, sempre secondo l’accusa aveva escogitato un sistema molto semplice: prima sceglieva le sue vittime tra i clienti più anziani, pensionati ottantenni o poco più che venivano da soli a ritirare la pensione o fare dei prelievi sui libretti e poi metteva in atto il suo piano: al momento di prelevare l’importo della pensione o effettuare i prelievi, consegnava effettivamente ai malcapitati la somma richiesta, ma in realtà dal libretto prelevava qualche decina di euro in più, a volte, se gli importi erano elevati anche centinaia di euro che alla fine della giornata rimanevano in cassa e lei, secondo quanto accertato dai carabinieri li intascava senza problemi.

“Molti pensionati – è stato detto in conferenza stampa – non si accorgevano di nulla e anche quelli che se ne accorgevano, avevano paura a dirlo. I rapporti con la dipendente delle poste erano molto buoni: gli abitanti le portavano dolci e caffè e la trattavano bene per cui c’era da parte loro una certa vergogna a far rilevare gli errori e quando se ne accorgevano facevano finta di nulla.”

Per far venire a galla la situazione c’è voluta la reiterata insistenza di alcuni parenti di una vittima che si erano accorti delle differenze ed hanno insistito a lungo prima di convincere un pensionato a rivolgersi ai carabinieri che hanno avviato indagini. Al primo caso ne sono seguiti altri due e così martedì mattina i carabinieri si sono appostati fuori dall’ufficio e quando i pensionati uscivano con il denaro prelevato hanno subito controllato il denaro che era stato consegnato ai clienti con quello che risultava effettivamente prelevato dal libretto e la situazione è venuta alla luce.

Sono entrati nell’ufficio postale hanno bloccato tutto ed hanno controllato i conti. Il denaro in più era lì. La donna a quanto apre ha cercato di difendersi dicendo che si era trattato di un errore involontario ma alla luce di altri illeciti riscontrati dai carabinieri Maria Angela Allegro è stata arrestata e rinchiusa nel carcere femminile di Vercelli.

La donna ora rischia dai 3 ai 10 anni di carcere. L’indagine dei militari è durata circa un mese fino a quando sono le manette sono scattate ai polsi della postale.

Durante la conferenza stampa, i dirigenti delle poste si sono scusati per l’inconveniente “Si tratta di uno schizzo di fango che macchia la nostra storia centenaria” ha detto il responsabile della comunicazione delle Poste Italiane del Nord Ovest, Antonio Sgroi “Saremo a fianco delle forze dell’ordine per tutti gli accertamenti del caso e provvederemo a rimborsare i cittadini derubati in tutti i casi in cui verranno provati gli ammanchi. Siamo veramente dispiaciuti per l’accaduto.”

Maria Angela Allegro ovviamente è stata sospesa dal lavoro.