Il Comune di Novi Ligure, da tempo attivo nella promozione di politiche di conciliazione dei tempi, attraverso il progetto “TEMPInCOMUNE” ha deciso di sperimentare l’introduzione di modelli flessibili di lavoro andando incontro alle esigenze dei propri dipendenti.
Grazie ad un finanziamento della Regione Piemonte e alla collaborazione di tecnici esperti, come la Cooperativa Sociale Azimut di Alessandria e la Società Cooperativa S&T di Torino, si sono approfondite le conoscenze in tema di pari opportunità e conciliazione rafforzando l’efficacia delle azioni messe in atto.
Questo progetto nasce in seguito alle considerazione delle manifeste situazioni di difficoltà e a volte impossibile conciliazione dei tempi di lavoro con i tempi della vita ordinaria, con particolare riferimento alla necessità di cura ai familiari.
Obiettivo del progetto è stato quello di promuovere forme di lavoro decentrato che attraverso la modalità del telelavoro possano favorire la conciliazione tra le esigenze di lavoro, famiglia e vita privata.
Beneficiarie della sperimentazione sono state tre donne lavoratrici, dipendenti del Comune di Novi Ligure, che si trovano a vivere particolari situazioni di carichi di cura e che sono state individuate, coinvolte e selezionate attraverso una approfondita analisi dei bisogni di conciliazione interni all’Ente.
Il progetto, avviato nel mese di novembre 2012, ha perseguito importanti obiettivi, quali la riduzione del rischio di esclusione dal mercato del lavoro, l’incremento della produttività delle beneficiarie coinvolte, la riduzione dei tempi e dei costi di spostamento. Le dipendenti hanno potuto beneficiare di una specifica formazione al fine di essere sostenute e preparate ad affrontare le dinamiche particolari che il telelavoro comporta, ponendo molta attenzione al rischio di dispersività produttiva, al miglioramento delle capacità organizzative e al rafforzamento delle competenze relazionali.
È intenzione del Comune rendere stabili le postazioni di telelavoro al fine di garantire alle proprie lavoratrici la possibilità di usufruire di formule di flessibilità lavorativa, garantendo una costante attenzione al tema della conciliazione, rendendo l’Ente capace di promuovere una cultura di parità e strategicamente attento alla qualità della vita e del benessere dei propri dipendenti.
14 maggio 2013