La Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) di Tortona, in collaborazione con il Cipa-At, ha organizzato a Monleale l’incontro divulgativo dal titolo “Coltiviamo la sicurezza”, un tema molto sentito e testimoniato da una numerosa partecipazione di agricoltori che hanno affollato la sala riunioni della Cooperativa Volpedo Frutta.
Nella sua introduzione, il presidente zonale della Cia tortonese, Giacomo Boveri, ha ricordato le problematiche sorte proprio nel tortonese e il grande sforzo sindacale che nello scorso anno è stato dedicato alla complessa situazione venutasi a creare a Castelnuovo Scrivia, evidenziando l’esigenza di una particolare attenzione della Confederazione nei confronti delle tematiche del lavoro e della sicurezza.
Il vice presidente provinciale della Cia, Gian Piero Ameglio, è intervenuto rimarcando come oggi la salvaguardia dell’impresa va effettuata anche attraverso una particolare sensibilità di tutto ciò che ruota intorno al mondo del lavoro e alla sicurezza.
Sono seguite, quindi, le relazioni di Paolo Viarenghi, responsabile dell’ufficio politiche del lavoro, che si è soffermato sulla normativa e gli adempimenti per le assunzioni e la gestione del personale dipendente nel settore agricolo, e di Simone Nicola, tecnico Cipa-At della zona di Acqui Terme, che è intervenuto sulle norme in materia di sicurezza per le aziende agricole e i datori di lavoro.
Gli agricoltori presenti hanno sottolineato come sicurezza e lavoro fanno parte certamente di una etica aziendale però è stata altresì evidenziata la necessità che vi sia una gradualità e una progressività nella introduzione degli adeguamenti richiesti per evitare il venirsi a creare di un rischio economico.
Il presidente provinciale della Cia, Carlo Ricagni, ha condiviso quanto espresso dagli agricoltori nei loro interventi e ha rimarcato come la Confederazione è impegnata nel portare all’attenzione di chi ci amministra e governa le attese della categoria.
Un ulteriore punto di riflessione ha interessato il sistema dei “voucher” sui quali, essendo un qualcosa di positivo, bisogna trovare un punto di partenza per un ragionamento legato alla flessibilità del lavoro in agricoltura a partire dai periodi delle grandi raccolte.
Erano presenti il direttore provinciale della Cia, Giuseppe Botto, e il responsabile di zona della Cia di Tortona, Sonia Perico.
25 aprile 2013