Giovedì mattina dopo una trattativa non stop di oltre 24 ore, si è conclusa la vertenza aperta con la dichiarazione di 275 esuberi da parte di Kme.
“L’accordo – dicono Cgil, Cisl e Uil – prevede il ritiro dei licenziamenti e la garanzia di mantenimento degli attuali organici fino al 31/12/2015. Viene confermata la missione produttiva e il mantenimento di LIME e ribadito il ruolo internazionale della sede di Firenze, così come viene confermata l’integrità dello stabilimento di Serravalle Scrivi. In questo periodo verranno utilizzati vari ammortizzatori sociali quali i contratti di solidarietà. Preso atto del mutamento delle scelte strategiche che avevano portato l’azienda a dichiarare 275 esuberi, il coordinamento nazionale di fim, fiom e uilm hanno concordato l’istituzione di un nuovo premio in alternativa di quello attualmente in essere”
Questo premio, totalmente variabile sarà riconosciuto a fronte di risultati di bilancio concordati fra le parti.
“Inoltre – aggiunge Mirko Oliaro della Cgil – è istituita una commissione economica congiunta con il compito di verificare l’andamento del risultato industriale in corso d’anno. La commissione si riunirà ogni quadrimestre e, su richiesta di una parte, in sessione straordinaria. La funzione sarà sia di valutare periodicamente gli andamento economici ed avrà accesso a dati altrimenti non disponibili.”
Il coordinamento nazionale fim, fiom e uilm ritiene l’accordo un atto importante che segna concretamente il nostro impegno a difesa dei lavoratori tutti e di un pezzo fondamentale del patrimonio industriale toscano e alessandrino.
“Si tratta di un accordo impegnativo – conclude Oliaro – il nuovo premio di risultato mette in gioco una parte del salario dei lavoratori in una fase particolarmente difficile, le clausole di salvaguardia contenute nell’accordo rappresentano una scommessa impegnativa per tutti. Ora la parola passa ai lavoratori, faremo le assemblee consapevoli sia dei punti di avanzamento che dei punti di criticità, ovviamente sosteniamo le ragioni
dell’accordo e lo sottoporremo alla verifica democratica del voto dei lavoratori.”
11 aprile 2013