Cissaca sciopero - 13-2 - IL’ultimo corteo dei lavoratori ormai “affamati” è quello che si è svolto mercoledì mattina in piazza della Libertà davanti al Comune. E’ stato quello di un centinaio di persone impiegate nelle cooperative dei Servizi Sociali che sono scesi in piazza per mettere al corrente i cittadini della drammatica situazione in cui si trovano loro e i servizi sociali alessandrini.

Tutto nasce dal debito che il Comune di Alessandria ha verso il Cissaca, il Consorzio Socio Assistenziale che eroga servizi ad anziani, portatori di handicap, minori e persone in difficoltà che ammonta a circa 12 milioni di euro. Senza questi soldi il Cissaca non può pagarele Cooperative.

“Questa situazione – dicono i lavoratori – comporta che ormai, negli ultimi anni, abbiamo percepito solo esigui acconti di stipendio e che i Servizi sociali rischino la chiusura.”

I lavoratori si domandano quale sia al riguardo la posizione del Consiglio Comunale, in considerazione del fatto che durante la campagna elettorale i Servizi sociali e alla persona sono stati tra i punti di forza dell’attuale Giunta ed inoltre sottolineano che nel 2012 il Comune ha erogato al Cissaca solo 750 mila euro a fronte di un debito di circa 12 milioni di euro.

Un gruppo di lavoratori davanti al Comune

Un gruppo di lavoratori davanti al Comune

“Attualmente – concludono gli operatori dei Servizi Sociali – continuiamo a svolgere il nostro lavoro con professionalità, spesso anticipando le spese relative al corretto funzionamento dei servizi sociali: Stiamo facendo sacrifici da anni, non solo sopportando i ritardi dello stipendio, ma spesso anche autoriducendocelo e accettando di lavorare presso istituti che non pagano festività, tredicesima ed altro. Ora però diciamo basta perché la situazione è grave da due anni e sta diventando insostenibile. Lo diciamo anche perché il Comune di Alessandria ha dimostrato di non pensare realmente alla gravità della situazione e 25 persone il lavoro lo hanno già perso dal 1° gennaio. Noi rischiamo il posto di lavoro ma migliaia di famiglie alessandrine rischiano di non avere più un’assistenza adeguata.”.

I lavoratori chiedono al Comune il pagamento di una parte del debito al Cissaca in modo che a sua volta possa pagare le cooperative e queste ultime pagare loro.

 

UNA SITUAZIONE DRAMMATICA


L'informagiovani occupato

L’informagiovani occupato

Quella dei lavoratori delle cooperative è solo l’ultima vicenda di una situazione drammatica che investe tantissimi lavoratori delle Aziende partecipate. Molti servizi sono già stati “tagliati” come quelli dell’Aspal (Ludoteca, Informagiovani, controllo multe, e tanti altri) che hanno portato i dipendenti di questa società partecipata ad occupare l’Informagiovani in via Guasco, un’occupazione che al momento è considerata ad oltranza: i lavoratori (molti dei quali collocati in ferie obbligate) si alternano in attesa degli sviluppi legati ad un ipotetico Piano industriale che deve essere consegnato in Comune.

Poi ci sono quelli della altre Aziende Partecipate, di cui in questi giorni si parla poco ma che hanno gli stessi drammatici problemi: i dipendenti del Teatro Regionale Alessandrino, al quelli dell’Amiu, dell’ ATM fino ad arrivare ai dipendenti del Comune a cui (per ora) sono stati tagliati “solo” i buoni pasto e tolti gli straordinari ma la situazione è talmente drammatica per tutti che, forse, sarebbe il caso di organizzare un summit di tutte le forze sociali e politiche per cercare di capire come poter uscire da questa impasse

L’unico dato di fatto certo è che i lavoratori senza stipendio non solo non possono vivere, ma non possono neppure spendere e questo produce una contrazione dei consumi che a loro volta mandano in crisi i vari settori (commercio, artigianato ecc…) che a loro volta sono costretti a ridurre il personale con aumento della crisi e della disoccupazione.

Insomma un cane che si morde la coda.

 13 febbraio 2013

Cissaca sciopero - 13-2 - L