Cinquemila euro: così poco è costata la sfilata dei carri di Carnevale organizzata ad Alessandria che ha richiamato in piazza migliaia di persone. E’ stato l’avvenimento più importante della provincia nel giorno di Carnevale dove praticamente tutte le città centro-zona hanno organizzato qualcosa, magari anche semplici feste per bambini in piazza, costate poco o nulla ai rispettivi Comuni.
Tutte o quasi, tranne che Tortona, dove l’unica manifestazione carnevalesca per i bambini è stata quella organizzata a Vho a spese della SOMS che ha messo a disposizione il salone e qualche animatore, oltre alla polenta per gli adulti.
Il Comune di Tortona dispone di una ventina di sale pubbliche che avrebbe potuto mettere a disposizione gratis e sarebbe stato sufficiente pagare poche centinaia di euro ad animatori o ancora meglio vista la bella giornata – lasciare libera piazza Duomo come accadeva in passato quando la piazza si riempiva di bambini i maschera che si radunavano per tirarsi i coriandoli. Qualche truccabimbi, qualche animatore che li faceva giocare un paio d’ore e voilà la festa era fatta.
Ma evidentemente nessuno degli amministratori comunali di Tortona ci è arrivato. Non possiamo credere, infatti che il Comune non abbia organizzato nulla solo per risparmiare poche centinaia di euro, quando ne spende diverse migliaia per ospitare manifestazioni gastronomiche come “Assaggia Tortona” che servono ad ingrassare solo i venditori di merce e portano in termini di ritorno turistico.
Purtroppo, la sensibilità di questa Amministrazione comunale verso Carnevale sembra pari a zero.
Da quando è stata eletta questa Giunta non ricordiamo una manifestazione carnevalesca. Sarà che il sindaco non è sposato e non ha figli, sarà che il vice sindaco è ormai anziano, l’assessore alla cultura è pensionato, i tre assessori più giovani (Galvani, Calore e Castellano) hanno altro a cui pensare e la Patta è appena diventata mamma, fatto sta che l’impressione che abbiamo è che nessuno degli amministratori comunali abbia un minimo di sensibilità verso quella festa molto sentita dai bambini che da sempre è Carnevale.
Nessuno si preoccupa dei bambini: forse perché sono piccoli e non possono protestare o forse perché non hanno ancora l’età per votare?
Angelo Bottiroli
11 febbraio 2013