“Siamo arrivati appena in tempo, sarebbero stati sufficienti pochi minuti che la donna si sarebbe gettata nel vuoto andando incontro a probabile morte”. Sono le parole di Marco Civini, novese, caposquadra dei Vigili del Fuoco di Novi Ligure, appena rientrato dall’incredibile salvataggio di una donna di 58 anni marocchina che in preda al panico stava per gettasi dal balcone dell’abitazione ormai invasa dal fumo. La donna è stata poi ricoverata all’ospedale di Novi Ligure per accertamenti, ma le sue condizioni sono buone.
Sono da poco passate le 11 quando ai Vigili del Fuoco del Comando di Novi Ligure arriva una chiamata per un incendio che si è sprigionato in via Abba, nel centro storico cittadino. Tutto ha preso il via da un probabile corto circuito avvenuto in un locale al pianterreno, utilizzato come magazzino per biciclette e masserizie varie.
I Pompieri che hanno sede vicino all’ospedale e a breve distanza dal centro impiegano pochi minuti ad arrivare, ma quando giungono sul posto l’incendio è già in fase avanzata Le fiamme hanno subito trovato materiale infiammabili provocando un intenso fumo che ha imboccato la tromba della scala dove abitano 4 famiglie.
Qualcuno è riuscito a scappare, qualcun altro invece ha tentato di farlo, ma come ha aperto la porta d’ingresso è stato investito da una vera e propria ondata di fumo.
E’ quello che è accaduto al figlio della donna, un marocchino di oltre trent’anni che abitava al secondo piano e è riuscito a calarsi dalla finestre aggrappandosi alla grondaia e alle finestre sottostanti.
In preda al panico invece la mamma dell’uomo, la nordafricana di 58 anni che aperta la porta è stata investita dal fumo ed ha cercato di scappare andando sul terrazzo.
“Quando siamo arrivati – racconta Marco Civini – ci siamo trovati di fronte ad una scena incredibile: la donna era in preda al panico e minacciava di gettarsi dal terzo piano. Era terrorizzata dall’intenso fumo che stava dietro di lei. Abbiamo subito capito che era impossibile farla ragionare e spiegarle che l’avemmo salvata.”
La donna infatti non vuole sentire ragioni e la situazione sembra precipitare: impossibile attendere il tempo per montare l’attrezzatura: i pompieri, quindi, decidono di agire.
“Mi sono reso conto – aggiunge Civini – che poteva gettarsi da un momento all’altro e così abbiamo montano le scale in dotazione. Sapevamo che non era possibile trasportare un corpo e farlo scendere da quelle scale ma ci abbiamo provato ugualmente così utilizzando diversi espedienti ed appigli ce l’abbiamo fatta.”
Non deve essere stato facile, perché immaginiamo il gesticolare ed i movimenti bruschi della donna che era chiaramente presa dal panico, ma alla fine i pompieri di Novi l’hanno consegnata all’ambulanza del 118.
Nel frattempo sul posto sono giunte altre due squadre dei Vigili del Fuoco, una proveniente da Tortona e l’altra da Alessandria, oltre ad un autobotte.
Prima di spegnere le fiamme, però, i pompieri, hanno dovuto entrare nel fumo e controllare che in casa non vi fosse nessuno.
“Qualcuno – conclude Marco Civini – ci aveva detto che forse in casa era rimasto intrappolato un disabile, ma per fortuna non era così: l’unica persona intrappolata era la donna, tutti gli altri abitanti, anche grazie al nostro aiuti sono riusciti ad allontanarsi in tempo.
Le fiamme non hanno raggiunto gli altri piani dell’abitazione, ma sono rimaste circoscritte al pianterreno e sono state spente dai Vigili del Fuoco che soltanto poco prima delle 15 sono rientrati in sede quando la situazione era stata completamente ripristinata.
29 novembre 2012