Tortona, città di vecchi che non hanno più nulla da dire, e di giovani senza più ideali e speranze? L’argomento è di attualità, e la nostra ricerca di risposte come giornalisti assume una rilevanza sociale, che va oltre la pura informazione di cronaca.
E’ davvero così, in tutta Tortona?
Oppure esistono ancora luoghi dove i giovani hanno qualche diversivo, qualche possibilità di trovare qualcosa di diverso?
Lo spunto viene dall’ultima edizione del concorso Ballestrasse, dove hanno partecipato (e vinto) solo gli studenti del Liceo “Giuseppe Peano” .
Perché hanno partecipato soltanto loro?
Cosa fanno al Liceo di così diverso dalle altre scuole per invogliare alcuni studenti a mettersi in gioco scrivendo un tema sui valori e partecipare al concorso?
Ne abbiamo discusso con Carlo Buscaglia, preside della scuola, che accoglie circa 850 ragazzi.
LA FUCINA DEI GIOVANI
Ci chiediamo, innanzi tutto: qual’è l’orientamento, non solo didattico, del Liceo? Se leggiamo il Piano dell’Offerta Formativa “E’ una scuola intesa come comunità, dove si rafforzi il senso di appartenenza, dove tutti, giovani e adulti stiano bene, vivano la propria identità, e riconoscano quella altrui, è una scuola che favorisce una ampia progettualità esistenziale e che rafforza il senso della realtà investendo nella centralità didattica.”
Il Preside, al riguardo, valorizza la capacità dei docenti, nel perseguire questi obiettivi: “Posso contare un eccellente staff – dice Buscaglia – ed un plauso particolare va a Luisa Serra insegnante di materie letterarie nella classe 3^D, da dove provengono gli alunni che si sono distinti al concorso. Questa insegnante – continua il Preside – è arrivata al nostro Istituto solamente lo scorso anno. Oltre ad assumere l’incarico di responsabile della biblioteca, è stata l’ideatrice del Concorso di Lettura, che lo scorso anno ha visto la partecipazione di 70 studenti, un vero successo. Quest’anno l’iniziativa viene riproposta in collaborazione con la biblioteca civica di Tortona, a valorizzarne il ricco patrimonio librario disponibile.”
MANCANZA DI IDEE E INIZIATIVE? NON AL LICEO
Buscaglia ci elenca anche l’offerta di attività pomeridiane, dalle attività nel centro sportivo scolastico al laboratorio teatrale, a quello di archeologia, ai corsi di preparazione al patentino per ciclomotore.
“E non solo – aggiunge il preside – esistono anche altri esempi di socializzazione tra gli alunni, con i ragazzi delle classi 4^ e 5^ che svolgono attività di supporto e recupero sulle materie per i più giovani delle classi 1^ e 2^. Il lIceo è anche test center accreditato ECDL, per chi vuole conseguire la patente europea sull’uso del computer; i corsi sono aperti a tutti coloro che sono interessati a conseguire questa certificazione europea delle capacità informatiche. Inoltre – aggiunge – i ragazzi del Peano saranno istruttori per i nuovi corsi di uso del computer del Centro Anziani. Ci siamo incontrati pochi giorni fa col presidente del Centro, Gianfranco Dematteis, per definire questo ulteriore progetto. Sono molto soddisfatto, gli studenti rispondono sempre con entusiasmo alle iniziative in città.”
“Il Liceo visto da fuori, forse dà una immagine ‘ingessata’ di sè – sottolinea Buscaglia – vissuto da dentro è diverso. Cerchiamo di insegnare ai ragazzi di vivere in prima persona le esperienze, di apprezzare i valori importanti della vita, come la solidarietà e l’altruismo. Alcuni esempi concreti: ogni anno nella palestra del Liceo si tiene la giornata AVIS della donazione, all’appuntamento del marzo scorso erano più di 70 i ragazzi che hanno donato il sangue.”
Ma un aspetto che pochi conoscono è il volontariato: “nella nostra scuola – conclude il preside del Liceo Peano – ci sono ragazzi che si offrono volontari a prestare servizio presso il canile oppure al Piccolo Cottolengo, che cooperano alle iniziative benefiche di piazza come la vendita delle arance o delle azalee, o presenziano nei supermercati per la giornata della colletta alimentare. Abbiamo progetti rivolti all’ambiente. Ognuno può trovare il proprio modo di esprimersi nel sociale, quando viene accompagnato e sostenuto nei progetti che sente più rispondenti alle proprie inclinazioni.”
La responsabilità civica e la solidarietà come veicolo di socializzazione, Questa è l’alternativa che il liceo “Giuseppe Peano” offre ai ragazzi per non cadere prigionieri dell’apatia, di quel malessere che vede i giovani rifugiarsi nell’alcool cercando l’oblio al nulla che li circonda, ragazzi che vivono la propria giovinezza dietro lo schermo di un computer, pensando che solo mettere un “mi piace” o condividere un link su Facebook possa fare del mondo un posto migliore, e di se stessi adulti consapevoli.
Poi sta a loro saperla cogliere o rifiutare.
Annamaria Agosti
18 novembre 2012