La linea ad alta velocità Torino-Lione è un’opera inopportuna, noi lo diciamo da tempo. Oggi però lo diciamo con ancora più vigore perché abbiamo alle spalle la forza che ci fornisce il pronunciamento della Corte dei Conti francese che ha giudicato troppo costosa l’opera. Ci è chiara la differenza tra il Governo francese e la Corte dei Conti, se non altro perché in Italia questa ha assunto sempre più importanza, tanto da divenire l’organo di riferimento per eccellenza di tutte le istituzioni politiche. Ma noi ci appelliamo al buon senso.
I costi della TAV secondo l’organo francese sono aumentati in modo sproporzionato: è vero. Ci permettiamo di aggiungere che in un periodo come questo le risorse dovrebbero essere spese in più opere, ma più piccole e veramente utili per i cittadini. Ad oggi la Torino-Lione non è una priorità per il nostro Paese e neppure per l’Europa. Non si escluda a priori la strada del miglioramento della linea già esistente.
La TAV non deve continuare ad essere un dogma perché il buon senso dice che l’opera andrebbe bloccata. Il 3 dicembre il Presidente Monti e Hollande affronteranno il tema in un colloquio: siamo convinti che in quel contesto si debba una volta per tutte avere il coraggio di abbandonare un progetto che non serve. Monti davanti alla presa di posizione della Corte dei Conti francese che posizione assume?
Noi a differenza di altri lanciamo un appello al buonsenso al Governo francese e a quello italiano: si prenda atto che questa opera non si deve fare e ne consegua lo stop al cantiere.
Monica Cerutti – Sinistra Ecologia è Libertà
6 novembre 2012