L’obiettivo e l’anima è il titolo del libro messo a punto dal poeta dialettale Gianni Regalzi, insieme al cugino Roby Novello, un testo nato per caso, in un caldo pomeriggio di giugno, durante la Festa di Borgo Rovereto.

La traduzione dal dialetto alessandrino all’italiano è stata curata da Gianni Regalzi.

La sensibilità di ciascun essere umano emerge con l’impiego di un qualsiasi mezzo, sia attraverso le parole, come nell’arte figurativa, passando per il sonoro.

Ogni artista sceglie il veicolo, per trasmettere la sua sensibilità, meglio conosciuto. Così è stato anche per Gianni e Roby: il primo si rispecchia nella poesia del dialetto, quello alessandrino; il secondo attraverso la macchina fotografica, a volte manipolando l’immagine proposta dal mezzo digital – meccanico.

Entrambi hanno dato alle stampe un volumetto simpatico, nello stesso tempo appassionante, così come s’esprime Roby quando, nella prefazione scrive: .. un piccolo palco … nell’angolo del cortile .. mio cugino recitava … dalle risate … dalla commozione delle persone presenti capii … non sono semplici versi .. trasmetteva ricordi di un’infanzia ormai lontana …, una raccolta di novanta pagine intercalate da figure, dedicate ai piccoli lettori come ai più grandi anche se … leggere con fervore e partecipazione le sue opere mi hanno fatto venire “la pel d’oca … el magon” come si legge nella esauriente presentazione di Rino Tacchella.

Dunque, poesia e fotografia si sono incontrate, s’intersecano in questo testo; seppure con realizzazioni differenti hanno un unico scopo: quello di scavare negli oggetti, nei soggetti, negli eventi del passato, del presente, del futuro con l’impiego di immagini, di parole, di rime per convogliare in un racconto il meglio di quanto c’è, per smuovere le potenzialità nascoste in ogni animo umano.

Franco Montaldo



25 ottobre 2012