Quotazioni degli immobili in caduta a Tortona, e nemmeno questo calo dei prezzi riesce a portare sostanziali benefici al mercato delle compravendite. L’inversione di tendenza ancora non c’è. Il mercato immobiliare sta vivendo una stagione di forte difficoltà, a causa della grande quantità di case invendute, dei pochi clienti disposti ad acquistare, delle crescenti difficoltà legate alla concessione dei mutui e, non ultimo, nell’introduzione dell’IMU. E nonostante questo scenario poco rassicurante, si continua a costruire.

Abbiamo analizzato i dati sulle compravendite messi on-line dall’Agenzia del Territorio insieme ad alcuni agenti immobiliari di Tortona, che operando in stretto contatto anche con le realtà limitrofe hanno il “polso” della situazione non solo della città.

Il quadro che ne emerge ha, tutto sommato, cifre che tengono ancora bene rispetto alla media, anche se la situazione non appare assolutamente rosea.

La vicina Voghera, ad esempio, sta pagando l’abbandono delle realtà industriali e produttive del territorio e la loro sostituzione con aree commerciali, iniziando ad acquisire i connotati di una città “morta”, mentre Tortona offre ancora un mercato immobiliare reattivo, leggermente dilatato nei tempi di chiusura della compravendita ma in cui si riesce ad operare con margini di lavoro accettabili. Ma fino a quando? Ecco l’analisi nel dettaglio.

PREZZI DEGLI IMMOBILI E MUTUI

Nei primi sei mesi del 2012 si è registrata una netta diminuzione dei prezzi rispetto ai periodi precedenti, dovuta in buona misura ad un realistico dimensionamento del valore degli immobili nel contesto della crisi e della sempre più ampia offerta di abitazioni sul mercato. Le difficoltà di accesso al mutuo sono dovute a controlli sempre più stretti e marcati da parte degli enti creditizi sullo “stato di salute” del datore di lavoro, anche in presenza di una busta paga regolare.

 INCARICHI A VENDERE

Il numero degli incarichi a vendere è cresciuto sia nel primo che nel secondo trimestre 2012, e la tendenza è in continuo aumento, mentre tra le cause prevalenti di cessazione degli incarichi figurano l’assenza di proposte di acquisto a causa di pretese troppo elevate da parte dei venditori.

TRATTATIVE E TEMPI DI VENDITA

E’ulteriormente salito lo sconto accettato dai venditori sul prezzo di vendita iniziale, segnando un 15% di media a giugno, era il 12% nel secondo trimestre del 2011. Il tempo medio di completamento della compravendita è aumentato a 8 mesi, uno in più rispetto a quanto registrato nello stesso trimestre lo scorso anno. Si allungano i tempi strettamente decisionali anche nel visionare molteplici soluzioni ai propri bisogni abitativi, per l’ampia offerta disponibile sul mercato.

MODALITA’ DI FINANZIAMENTO

Segna un +5% di ripresa la percentuale di mutui ipotecari concessi, e sempre di più l’acquisto è possibile solo con il supporto economico da parte di genitori e famigliari, per insufficienza dei fondi accantonati come risparmi.

 SETTORE AFFITTI

I provvedimenti di tassazione della proprietà immobiliare hanno avuto effetto a cascata anche nel mercato degli affitti, dove è cresciuto il numero delle abitazioni rese disponibili e degli incarichi a locare, con effetti di abbassamento sui canoni e beneficio per gli aspiranti inquilini.

 ACQUISTI IMMOBILIARI ALL’ESTERO

In netta controtendenza invece, gli acquisti di proprietà immobiliari in territorio estero, soprattutto nella vicina Svizzera. Investimenti per importi notevoli, se si pensa che a Lugano la quotazione al metro quadro è di 7500 euro, e la richiesta degli acquirenti riguarda appartamenti da 200 mq.

A quanto pare, anche se la crisi ha colpito i risparmi, gli stipendi, l’introduzione dell’Imu ha aggravato le spese per il mantenimento delle prime e seconde case, investire nel mattone rimane il bene rifugio per le famiglie ed i piccoli risparmiatori, mentre diventa una ghiotta opportunità di affari per i professionisti degli investimenti.

 Annamaria Agosti


22 ottobre 2012