Si parla di Consorzi ed enti in crisi, ma a Tortona, non è così. E’ triplicato, negli ultimi tre anni, infatti, il numero dei servizi erogati dal Consorzio Socio Assistenziale Tortonese (Cisa) a disabili, anziani, minori ed adulti. Lo dice il presidente Pierpaolo Cortesi mentre attende l’inizio dell’assemblea dei Comuni, chiamata ad approvare l’assestamento del Bilancio (molto positivo) dell’Ente.
Un’assemblea che dopo un’ora di attesa andrà deserta perché su 22 soci (21 comuni del Tortonese più la Comunità Montana) ben 13 hanno deciso inspiegabilmente di non partecipare. Si tratta dei comuni di: Alluvioni cambiò, Alzano Scrivia, Castellar Guidobono, Castelnuovo, Guazzora, Isola sant’Antonio, Molino, Paderna,Sant’Agata Fossili, Sarezzano, Spineto,Villaromagnano e Volpedo.
Cortesi va tutte le furie: “é una vergogna – dice – ci sono comuni che hanno ricevuto benefici dal Consorzio anche 7 volte la somma che hanno versato e poi si permettono di non partecipare, mentre potevano delegare un assessore o anche un consigliere comunale. Questo è un atto di menefreghismo che non ha giustificazioni. Forse pensavano che fosse inutile partecipare perché si parlava di chiusura dei Consorzi, ma non è così: il Cisa continuerà a funzionare anche dopo il 2013 e anche in futuro, lo stabilisce una legge nazionale, quindi questa assenza non ha giustificazioni.”
L’assemblea è stata rinviata al 28 settembre, ma intanto, ai sindaci presenti è stato consegnato il documento con gli equilibri di bilancio dal quale risulta che il Cisa gode di ottima salute, ed è uno dei Consorzi con una rosea situazione finanziaria e nell’anno in corso ha realizzato maggiori entrate per 322 mila euro rispetto al Bilancio di previsione approvato a febbraio e minori spese per 238 mila euro. E tutto senza penalizzare i servizi, che, anzi, sono aumentati.
I DATI DI UN BILANCIO POSITIVO
Le maggiori entrate derivano da un contributo della Fondazione (20 mila euro), contributi dall’Asl per prestazioni del 2011 (213 mila), ulteriori fondi regionali (18mila) somme da terzi (70 mila). Grazie a questo è stato possibile non chiedere ai Comuni nessuna quota aggiuntiva e nessun aumento per pagare le prestazioni erogate ed aumentare anche i contributi erogati alle persone bisognose che negli ultimi 3 anni sono passati da una media di 130 mila euro all’anno a 420 mila.
Le minori spese del Cisa derivano da un risparmio nei costi dell’assistenza domiciliare affidata ad una cooperativa che con la stessa qualità del servizio ha permesso di risparmiare 80 mila euro; l’affidamento a privati della gestione delle Case di riposo di Castelnuovo e Pontecurone (98 mila euro), il collocamento in pensione del direttore della Comunità non sostituita, le cui funzioni sono state affidate ad altro personale del Cisa e l’assunzione del direttore delle case di riposo il cui costo, essendo già dipendente Cisa è già parzialmente a carico dell’ente, quindi con un risparmio rispetto a quanto era stato messo a bilancio.
Queste minori spese hanno consentito al Cisa di erogare 50 mila euro in più di aiuti (borse lavoro) a disoccupati e bisognosi, 50 mila euro alle persone non autosufficienti e servizi sociali in più per 58 mila euro.
Complessivamente il numero delle persone che il Cisa aiuta erogando contributi o servizi sono oltre 1.500 all’anno, di cui 600 anziani.
22 settembre 2012