Le difficoltà che sto affrontando nel ricercare un confronto con la maggioranza sul tema delle scuole d’infanzia e della costituzione della nuova azienda speciale non può che lasciare qualche perplessità. Perché si è scelto di evitare di coinvolgere il Consiglio Comunale? Perché questa fretta ad arrivare alla costituzione di una nuova azienda speciale senza valutare altre soluzioni? Sui giornali si legge che la fretta è giustificata dalla necessità di offrire il servizio asili nido e scuole materne a partire da settembre. Allora perché non fare come il Comune di Torino che ha scelto di rivolgersi ad un consorzio di cooperative per un anno “ponte” durante il quale studiare senza fretta ogni possibile soluzione alternativa? Perchè offrire il servizio attraverso una soluzione più complessa ed onerosa anzichè esternalizzare il servizio con beneficio per i fruitori (rette più basse) ed i contribuenti tutti? Perché costituire una nuova azienda dove trasferire senza comando quasi un centinaio di personale di ruolo del Comune con il rischio che, in caso di scioglimento della stessa azienda, questo personale resti senza lavoro non potendo rientrare? Perché sciogliere l’Aspal contestualmente alla costituzione della nuova azienda speciale senza specificare nella delibera il destino dell’attuale personale di Aspal? E che fine faranno, in ogni caso, i dipendenti dei rami d’azienda di Aspal che non verranno trasferiti nella nuova azienda speciale visto che non è possibile che rientrino in Comune? E cosa succederebbe ai servizi ed al personale se, come possibile, i commissari o la Corte dei Conti o un’altra autoritá rilevasse i forti profili d’illegittimità nella costituzione di questa nuova azienda speciale e ci condannasse a scioglierla? Non vorrei che questa amministrazione abbia scelto di costituire una nuova azienda speciale per tenere fede alla promessa di stabilizzazione fatta al personale precario delle scuole d’infanzia, facendo pagare questa “marchetta elettorale” ai cittadini che pagheranno di più il servizio, ai dipendenti di ruolo del Comune che perderanno la sicurezza del loro lavoro, ai dipendenti di Aspal che saranno condannati all’incertezza della loro situazione occupazionale. Perché tutta questa fretta andando incontro a questi rischi? Certo verrebbe da pensare che qualcuno possa essere in malafede…
Emanuele Locci – Consigliere comunale Pdl
7 agosto 2012