Miasmi a San Bernardino nei pressi del torrente Ossona. Il problema non è nuovo (se ne parlava già 35 anni fa) ma mai come quest’anno la situazione sta diventando insopportabile, tanto molti abitanti, nelle ore serali, sono costretti ad abbandonare giardini e cortili per rinchiudersi all’interno delle loro abitazioni.

Una situazione che ha fatto intervenire l’associazione Progetto Ambiente che già in passato si era occupata del problema.

“Sono passati piùdi trent’anni – dice il presidente dei Progetto Ambiente Danilo Bottiroli – da quando i tortonesi con il canzoniere popolare sfottevano con sana goliardia i tumulti odorosi o impetuosi dell’Ossona e da allora sono cambiate parecchie cose: San Bernardino é diventata una zona residenziale talvolta di lusso; è sorto addirittura un intero quartiere, Tortona é diventata, se non di fatto almeno di nome, una città turistica e i pellegrinaggi al Santuario della Madonna della Guardia sono sempre più frequenti. Sono cambiate tante cose, tranne l’Ossona: il suo greto continua a odorare, inconfondibilmente, di fogna! Cos’è stato fatto in trent’anni per risolvere il problema dei miasmi dell’Ossona?La nostra associazione anni or sono, aveva chiesto le analisi delle acque del torrente e gli era stato risposto che dal punto di vista chimico-fisico le acque non presentavano problemi. Peccato che, forse, sarebbe stato ed é il caso di fare anche le analisi batteriologiche oltre che quelle chimico-fisiche!”

In città si era parlato di progetti costosi come la copertura del torrente: “l’esperienza del Bisagno di Genova, in questo senso – conclude Bottiroli – la dice lunga sulla stupidità di un tale intervento che trasforma un ambiente naturale in una fogna intubata, magari leggitimata ad accogliere qualsiasi schifezza! Forse sarebbe il caso, invece, di dare a Tortona ed al quartiere di San Bernardino una risorsa in più tornando a monitorare gli scarichi, obbligando tutti all’allacciamento alla rete fognaria e verificare a monte dell’Ossona e fino a Vho.”

 11 luglio 2012