Prima di pubblicare l’ennesima lettera della dirigente del Comune, Luisa Iotti, che replica ad un nostro articolo, come fosse lei ad Amministrare Tortona e non il sindaco e la Giunta comuale, sono doverose alcune considerazioni.
In 35 anni che faccio il giornalista, non solo a livello locale, ma anche per più province, non mi è mai capitato di vedere un dirigente comunale che si sostituisce ad un sindaco, prende in mano carta e penna e (arbitrariamente?) replica ad un articolo pubblicato su un giornale.
Non mi è mai capitato personalmente, né ho mai visto, su altri organi di informazione, un dirigente che sostituendosi a quello che di norma dovrebbe essere il compito di un sindaco o di un ufficio stampa, risponde in prima persona.
E non mi è mai capitato perché non spetta ai dirigenti comunali rispondere.
LUISA IOTTI SI SOSTITUISCE AL SINDACO
La “rettifica” che ci chiede di pubblicare Luisa Iotti riguarda una delibera della Giunta Comunale firmata dal Sindaco e dal segretario comunale Alessandro Parodi. Cosa c’entra lei in tutto questo?
Nessuno ha mai parlato della Iotti. Noi abbiamo scritto solo dell’asilo, dei lavori che dovevano essere fatti su un bene comunale, il cui responsabile, in prima persona, è il sindaco, o un suo delegato.
Ma la Iotti è stata delegata a rispondere per conto del sindaco? E’ in possesso di una delega scritta, che – come vuole la procedura per gli enti dello Stato – deve essere firmata, con atto registrato al Protocollo del Comune?
Non lo sappiamo anche perché lei questo non ce lo ha comunicato.
E il sindaco? E’ a conoscenza di quello che ha fatto la “sua” dirigente? Non lo sappiamo neppure questo.
MA LA IOTTI E’ AUTORIZZATA?
Avremo potuto chiedere conto alla Iotti di mostrarci la delega, prima di pubblicare la sua lettera, ma non siamo così pignoli e tignosi.
Quindi, usando il buon senso e rispettando una regola non scritta di democrazia, abbiamo deciso ugualmente di pubblicare integralmente la lettera della Iotti, invitandola però a leggersi bene l’articolo 8 della legge sulla stampa, che recita testualmente: “Le rettifiche o dichiarazioni devono fare riferimento allo scritto che le ha determinate e devono essere pubblicate nella loro interezza, purché contenute entro il limite di trenta righe, con le medesime caratteristiche tipografiche, per la parte che si riferisce direttamente alle affermazioni contestate.”
Non leggo nulla, riguardo al titolo che deve essere dato all’articolo, che è a discrezione del giornale, né leggo nulla su eventuali commenti, anche questi a discrezione del giornale.
PER FORTUNA NON SIAMO IN CINA
Il Direttore (o chi per esso) è libero di titolare gli articoli come vuole e di fare tutti i commenti che crede, perché per fortuna, la libertà di stampa, nel nostro Paese esiste ancora.
Entrando nel merito di quanto ci viene contestato dalla dirigente comunale, ribadiamo il nostro concetto: per noi una cosa “non a norma” significa che non rispetta LE NORME di legge, ed è per questo che vengono effettuati i lavori all’impianto anti incendio dell’asilo nido.
D’altro canto la delibera comunale recita testualmente “adeguamento degli impianti e delle attrezzature antincendio ai fini dell’ottenimento del Certificato di Prevenzione Incendi”
Ed è per questo che l’impianto anticendio dell’asilo nido, a nostro parere “non è a norma” a prescindere da tutto quello che possono sostenere gli altri.
E d’altro canto canto, se l’impianto fosse stato COMPLETAMENTE a norma il Comune avrebbe avuto necessità di modificarlo? Non crediamo proprio!
Angelo Bottiroli – Direttore di Oggi Cronaca
LA LETTERA DI LUISA IOTTI
Gentile Signor Direttore,
poiché, eludendo le disposizioni e contravvenendo alle prassi vigenti in materia di “rettifica e replica”, la S. V. ha impropriamente titolato e commentato la rettifica da me chiesta ai sensi dell’art.8 della L.8/02-1948, n.47 e, in calce, ha riproposto ai lettori e sottoposto al loro giudizio il pezzo del 18/06-2012 da me rettificato, omettendo maliziosamente proprio il titolo che forzava e travisava il contenuto dell’articolo, con la presente, sono a richiedere che, ottemperando, nella forma e nella sostanza, al disposto normativo, venga dato spazio alla seguente rettifica a quanto pubblicato il 21/06-2012 sotto il titolo “Lettere in Redazione: Gli asili nido sono a norma però non rispettano la legge”.
“Gli asili nido comunali sono “più che” a norma e rispettano le leggi vigenti.
L’impianto antincendio del Nido Arcobaleno presenta più dotazioni di quante la stessa normativa attualmente preveda; pertanto, gli apparati esterni, non più obbligatori per legge e, quindi, sovradimensionati e di fatto superflui, saranno rimossi, così da migliorare la fruibilità dello spazio-gioco dei bambini. E’ palese la caratteristica “a sottrarre” dell’intervento e la conseguente perfetta rispondenza dell’impianto antincendio nel suo complesso alla normativa vigente, per cui il Comune non “deve intervenire perché la norma è cambiata”, ma vuole intervenire perché ha colto l’opportunità – offerta da un bando regionale – di finanziare interventi di manutenzione straordinaria sugli asili nido. La legge, come la verità, si può rispettare sia con la lingua che con i fatti.”
Distinti saluti.
Luisa Iotti
IL TESTO INTEGRALE DELL’ART. 8 DELLA LEGGE .8/02-1948, n.47
Art. 8 – (Risposte e rettifiche)
Il direttore o, comunque, il responsabile è tenuto a fare inserire gratuitamente nel quotidiano o nel periodico o nell’agenzia di stampa le dichiarazioni o le rettifiche dei soggetti di cui siano state pubblicate immagini od ai quali siano stati attribuiti atti o pensieri o affermazioni da essi ritenuti lesivi della loro dignità o contrari a verità, purché le dichiarazioni o le rettifiche non abbiano contenuto suscettibile di incriminazione penale.
Per i quotidiani, le dichiarazioni o le rettifiche di cui al comma precedente sono pubblicate, non oltre due giorni da quello in cui è avvenuta la richiesta, in testa di pagina e collocate nella stessa pagina del giornale che ha riportato la notizia cui si riferiscono.
Per i periodici, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, non oltre il secondo numero successivo alla settimana in cui è pervenuta la richiesta, nella stessa pagina che ha riportato la notizia cui si riferisce.
Le rettifiche o dichiarazioni devono fare riferimento allo scritto che le ha determinate e devono essere pubblicate nella loro interezza, purché contenute entro il limite di trenta righe, con le medesime caratteristiche tipografiche, per la parte che si riferisce direttamente alle affermazioni contestate.
Qualora, trascorso il termine di cui al secondo e terzo comma, la rettifica o dichiarazione non sia stata pubblicata o lo sia stata in violazione di quanto disposto dal secondo, terzo e quarto comma, l’autore della richiesta di rettifica, se non intende procedere a norma del decimo comma dell’articolo 21, può chiedere al pretore, ai sensi dell’articolo 700 del codice di procedura civile, che sia ordinata la pubblicazione.
La mancata o incompleta ottemperanza all’obbligo di cui al presente articolo è punita con la sanzione amministrativa da lire 15.000.000 a lire 25.000.000.
La sentenza di condanna deve essere pubblicata per estratto nel quotidiano o nel periodico o nell’agenzia. Essa, ove ne sia il caso, ordina che la pubblicazione omessa sia effettuata.
CONSIDERAZIONE FINALE
Ma con tutti i problemi che ha il Comune di Tortona, alle prese con un Bilancio sempre più in rosso e con i dirigenti che sono chiamati a risparmiare il più possibile per far quadrare i conti, bisogna proprio “fare le pulci” agli articoli?
Non hanno niente di meglio da fare in Comune?
28 giugno 2012