Parole semplici e comprensibili a tutti per spiegare ai cittadini perché adesso dovranno pagare tasse più alte e saranno costretti ad un vero e proprio salasso per saldare i debiti del Comune. Non sarà questa Giunta a farlo, ma il Triumvirato nominato dal Prefetto dopo che il consiglio comunale avrà dichiarato il dissesto dell’ente.

Pietro Bianchi è chiaro e non si tira indietro. Parte da lontano, perché la crisi (anche quella che interessa Alessandria) è globale.

“Il 15 settembre 2008 – dice l’assessore al Bilancio Pietro Bianchi – è stata una data drammatica per il mondo: è fallita Lehman Brothers, la più grande banca d’affari del mondo; tutti i principali analisti, ma anche le persone della strada, si sono trovati di colpo a realizzare che la finanza creativa era come un telo che copre a breve termine i problemi, ma allo stesso tempo diventa un incubatore di disastri.

Malgrado questo ed altri esempi, purtroppo, in Alessandria, si è continuato a gestire con il metodo della “finanza creativa”, con la logica di non usare la calcolatrice ed i sani principi di buona amministrazione, ma privilegiare l’inventiva!

Questo comportamento, purtroppo, ha portato alla pronuncia di oggi: la Corte dei Conti ha sentenziato che sussistono le condizioni per la dichiarazione di dissesto.

Ai fini di dare una corretta informazione, preciso che il dissesto si riferisce a quanto fatto fino al 31 dicembre 2011, quindi nulla c’entra, a differenza di quanto qualcuno vuole fare credere, l’operato dell’attuale Amministrazione.”

La Corte, sulla base delle informazioni in suo possesso, ha evidenziato i seguenti dati:

Disavanzo di Amministrazione:

2007: – 4.524.210

2008: – 2.399.828

2009: – 6.156.740,67

2010: -10.095.361,71

2011: – 36.995.752,48

“Riguardo al 2011 – aggiunge Bianchi – gli uffici preposti sono ancora al lavoro per accertare che effettivamente sia trovato tutto quanto era stato nascosto nei cassetti e, quindi, determinare il risultato effettivo che, purtroppo, potrebbe essere anche peggiore. La Corte ha evidenziato l’utilizzo costante di poste straordinarie di natura debitoria per finanziare la gestione corrente.”

 

CHE COSA SIGNIFICA? BIANCHI LO SPIEGA IN PAROLE POVERE

“Per spiegare meglio la cosa – aggiunge l’assessore – faccio questo esempio: una famiglia ipoteca la casa in cui vive per comprare abiti firmati!! Questo è il caso del “famigerato” contratto Iren; infatti si è cercato, mediante la solita “creatività”, di incassare, tutti in una volta, otto anni di canone per cercare di tappare il buco 2011, dimenticando che per otto anni non si sarebbe più incassato nulla, e dimenticando di difendere l’azienda Amiu che avrebbe avuto un socio che a suo insindacabile giudizio avrebbe potuto andarsene quando vuole presentando però il conto!!! Per altro la creatività non sempre vuol dire lungimiranza, anzi, in amministrazione, spesso la creatività consente solo di ottenere FALSI risultati subito e VERI disastri a termine!”

 

SPARITI I SOLDI DEL PONTE MEIER?

La Corte Conti, secondo Bianchi,. ha anche rilevato come i “soldi del Ponte” ovviamente vincolati a quello scopo, sono stati prima rimossi dalla Tesoreria (non è ancora chiaro a quale scopo!) e poi comunque utilizzati ad altri fini, almeno per 3 milioni 273 mila euro!

“La Corte – continua Bianchi – ha anche evidenziato che nella proposta di rendiconto presentata dalla passata Amministrazione, relativo al 2011, erano evidenziati ben 45 milioni 468 mila euro di residui attivi (crediti) di cui circa la metà risalenti ad anni anteriori al 2005 (21.356.361) e gli altri relativi agli esercizi 2005, 2006, 2007.

Non serve molta fantasia per trarre una di queste conclusioni: sono somme per la gran parte di difficile realizzo oppure come mai chi ci ha preceduto non le ha incassate? Il sottoscritto non è fantasioso e neppure creativo, quindi ritiene che l’unica cosa da fare sia quella che ho imparato anni fa, studiando ragioneria: accantonare un fondo rischi rispetto al recupero di queste somme!”

 

 26 MILIONI DI DEBITI FUORI BILANCIO CON LE AZIENDE PARTECIPATE

la Corte dei Conti, a quanto pare, ha rilevato l’esistenza di oltre 26 milioni di euro di debiti fuori bilancio. Il fatto tragicomico è che oltre il 60% di questi debiti sono verso Le aziende partecipate.

“Questo significa – aggiunge Bianchi – che il Comune ha ricevuto fatture da sue società (AMIU, AMAG, ATM) per servizi resi, non ha contabilizzato il relativo debito, ma ha consentito che le sue partecipate iscrivessero il credito. Visto che siamo in un periodo di maturità spero che nessun aspirante ragioniere abbia fatto in questo modo durante l’esame, sarebbe stato espulso per sempre dalla scuola!

 

IL DISSESTO PROVOCATO DALLA GIUNTA FABBIO

“Per finire – conclude l’assessore Pietro Bianchi – elenco cosa ha fatto questa Giunta per provocare il dissesto (i provvedimenti sono stati evidenziati anche dalla Corte nel provvedimento) e così penso di rispondere in modo definitivo ed incontrovertibile a quanto affermato da qualcuno questa mattina su qualche giornale on-line:

1) ha annullato di ufficio il rendiconto 2011 che ci eravamo trovati, in quanto secondo noi e, a questo punto secondo la Corte, non rispondeva al vero;

2) ha revocato la deliberazione avente ad oggetto la cosiddetta “gara ARAL” (dopo aver visto il parasociale AMIU/IREN ci è sembrato doveroso cercare di capire!);

3) ha revocato il ricorso al TAR contro la Corte dei Conti (non ho molta esperienza, anzi sono, come qualcuno mi definisce un “neofita” però in circa 25 anni di professione e a 49 anni di età, non avevo mai visto “fare causa al Tribunale che ti sta giudicando”, forse è creatività anche questa!);

4) ha fatto una delibera al fine di consentire il pagamento degli stipendi AMIU di maggio

Ovviamente ha fatto e sta facendo altre cose, ma queste non sono citate nel provvedimento della Corte.

Lascio a voi la conclusione, sono i provvedimenti di cui sopra ad aver causato il buco? Oppure è la creatività?

La risposta più concreta viene dal risultato della gara di affidamento della Tesoreria (fatta a marzo) l’unico partecipante (sic) si è aggiudicato la gara facendo pagare un tasso passivo pari ad Euribor + 4%, prima si pagava Euribor + 0,25%, altri enti, pur in un momento come questo pagano intorno ad Euribor + 1,5%

Noi a Marzo non c’eravamo, ma le banche hanno dimostrato quanto credevano nel Comune.

Ora si cercherà nelle ristrettezze e chiedendo enormi sacrifici a tutti i cittadini, a tutti i dipendenti, di provare a risalire la china.

Vi assicuro una sola cosa: ci saranno chiarezza, buona volontà, impegno, serietà e si userà la calcolatrice, NON la creatività.”

 28 giugno 2012