Il consigliere regionale Rocchino Muliere è preoccupato per la situazione delle Terme di Acqui.

Rocchino Muliere

“Rispondendo a una mia interrogazione urgente sul futuro delle Terme di Acqui che da sei mesi sono passate in carico a FinPiemonte partecipazioni – dice Muliere – la Giunta regionale ha confermato quello che da tempo temevamo e denunciavamo: l’inesistenza di una volontà concreta di rilancio della società. L’assessore ha infatti confermato che a distanza di sei mesi FinPiemonte partecipazioni non ha ancora presentato un piano industriale che illustri nei dettagli le azioni di rilancio di cui le Terme hanno assoluto bisogno.

La situazione è molto difficile. L’anno scorso la società ha registrato una perdita superiore al milione di lire, né ci sono risorse significative tali da compensare il deficit. Contemporaneamente si registra un pesante calo di presenze che ha comportato una flessione del fatturato termale del 9,2%.”

Secondo Muliere sono dati che dovrebbero preoccupare qualunque azionista e richiederebbero una pronta risposta operativa da parte dell’azionista di maggioranza. Invece da FinPiemonte partecipazioni non viene una sola mossa.

 26 giugno 2012