Egregio Direttore,
con riferimento all’articolo, apparso sul Suo giornale il 18 giugno 2012, titolato “Tortona. I due asili nido della città sono a pezzi. Sono ben 17 gli interventi da fare. Non a norma l’impianto anti incendio”, con la presente, nella mia qualità di Dirigente del Settore Servizi alla Persona e alla Comunità, al quale afferiscono i nidi in questione, poiché il medesimo titolo e le prime righe del pezzo, contenendo errori ed affermazioni non veritiere, risultano gravemente fuorvianti, avvalendomi della facoltà concessa dall’art.8 della L.8/02-1948, n.47, chiedo la pubblicazione della seguente rettifica.
“Gli immobili che ospitano i due principali asili nido comunali della Città sono perfettamente a norma e pienamente adeguati allo svolgimento dell’attività; saranno oggetto di interventi di manutenzione straordinaria, con lavori mirati alla conservazione in efficienza dell’edificio e delle sue attrezzature ed impianti. In particolare, per quanto riguarda l’Asilo Nido Arcobaleno alla voce “adeguamento degli impianti antincendio” si intende e si prevede la rimozione delle cassette idranti esterne (esistenti dalla originaria costruzione, ma che la normativa vigente non ritiene più necessari in questo tipo di servizio) e, in rispetto alla nuova regolamentazione di prevenzione incendi (in vigore dal 07-10-2011), l’aggiornamento della pratica documentale presso i VV.FF”.
Resto in attesa del riscontro previsto a termini di legge.
Distinti saluti.
F.to Luisa Iotti
Premesso che non abbiamo mai affermato che gli asili nido non sono a norma, anche perché sarebbe grave e molto preoccupante una cosa del genere, visto che sono frequentati dai nostri figli.
Noi abbiamo scritto che “l’impianto anti incendio non è a norma”
Per questo motivo ci è parsa davvero curiosa la lettera della Dirigente del Comune di Tortona, Luisa Iotti, che sostiene che l’impianto anti incendio dell’asilo nido Arcobaleno sia perfettamente a norma anche se – guarda caso – il Comune deve intervenire perché LA NORMA è cambiata dal 7-10-2011 come dice la stessa Iotti.
“Non essere a norma” a nostro avviso significa “non rispettare le norme esistenti” . Eravamo convinti che la lingua italiana fosse chiara, ma evidentemente ci siamo sbagliati.
Chiediamo assolutamente scusa ai tutti i lettori per aver male intepretato la lingua italiana e ci cospargiamo il capo di cenere.
Il Direttore
P.S.
A beneficio dei lettori riportiamo le prime righe dell’articolo che secondo la Iotti contengono “affermazioni non veritiere, che risultano gravemente fuorvianti” in modo che le persone che non lo hanno letto possano farsi una propria opinione:
“I due asili nido della città necessitano di parecchi lavori di ristrutturazione. Secondo un conteggio sarebbero ben 17 gli interventi, alcuni dei quali sono molto importanti perché riguardano la sicurezza degli edifici.
All’asilo nido “Arcobaleno” sono necessari l’adeguamento degli impianti e delle attrezzature antincendio; il rifacimento della recinzione esterna; la riparazione e sostituzione degli infissi esterni e delle veneziane avvolgibili; l’integrazione e sostituzione degli impianti e dei servizi igienico-sanitari; intonacature e tinteggiature dei locali e rifacimento dei pergolati a protezione per l’attività all’aperto.
All’asilo nido Santachiara, sono necessari interventi di sistemazione dei parapetti e finiture del terrazzo; rifacimento della pavimentazione e impermeabilizzazione del terrazzo; riparazione e sostituzione dei serramenti esterni; rifacimento di parte della pavimentazione del cortile destinato all’attività ludica all’aperto.”
20 giugno 2012