Egregio Direttore

le scrivo per rendere noto,il modo in cui vengono trattate, a volte,le persone in una struttura pubblica. Ieri 12 giugno mi sono recata presso l’Ospedale di Novi Ligure, per pagare il ticket dovuto per una prestazione sanitaria.

Ammetto che per mia fortuna,non ho molta dimestichezza con le dinamiche del posto,quindi dopo essere andata al Cup,mi reco allo sportello della Banca che effettua il servizio di Tesoreria per contro dell’ospedale “San Giacomo” dove il cassiere lanciandomi,in malo modo i fogli mi diceva,scortesemente di pagare al punto giallo.Rifaccio la coda al Cup e mi faccio dare,volutamente lo stampato per pagare allo sportello bancario, visto che c’é. Tornata alla cassa, con il cassiere fornito dell’auricolare d’ordinanza,collegato forse ad un telefonino forse ad un Ipod venivo apostrofata con un “CE NE SONO DI DEFICIENTI AL MONDO”.avendo capito benissimo che la frase era rivolta a me,e alle mie rimostranze il tipo asseriva che stava parlando al telefono e io non dovevo interferire delle sue cose private.

Lasciando perdere la maleducazione del soggetto mi chiedo:

1) é normale che un cassiere di una banca mentre è a contatto con il pubblico debba parlare,in maniera privata con chicchessia?

2)se si deve pagare il ticket al punto giallo perchè tenere aperto uno sportello bancario, in una struttura pubblica, se non serve?

Per concludere vorrei invitare il dipendente della Banca a cui probabilmente non piace, il suo lavoro, di prendere in considerazione il fatto di lasciare il suo posto a qualcuno più motivato, e di trovare un impiego più consono alle sue capacità.

Ci pensi.Senza rancore.

Lettera firmata



 

Pubblichiamo le rimostranze della lettrice nella speranza che qualcuno possa fare luce sulla vicenda. Invitiamo la lettrice ad inviare la stessa email anche alla direzione della banca affinché vengano presi (eventualmente) i provvedimenti del caso.

13 giugno 2012