La nuova Farmacia non sorgerà in corso Alessandria, e così se mai qualcuno aveva già programmato di affittare o vendere il proprio negozio al futuro farmacista può dire addio ai suoi progetti. E deve “ringraziare” i consiglieri del partito democratico che hanno insistito a lungo per far modificare la zona che originariamente era stata individuata.

Ci sono volute quasi tre ore di accesa discussione, martedì sera, in consiglio comunale, infatti, per approvare la zona in cui sarà possibile aprire l’ottava farmacia in città. Qualcuno l’ha definita «la farmacia della discordia»: prima ancora di nascere infatti ha già sollevato un gran polverone perchè in aula pare fossero presenti la farmacista interessata ed il proprietario dei locali nei quali avrebbe dovuto sorgere la farmacia. I consiglieri del Pd però hanno mandato in fumo tutti i “progetti” (se mai vi fossero stati) perchè alla fine la delibera è stata emendata e la zona che prima comprendeva anche corso Alessandria, via Leonardo da Vinci, via Opizzoni e corso Cavour, è stata invece individuata soltanto sulla circonvallazione, cioè la ex statale per Voghera dalla rotonda “Liebig” (che incrocia le ex statali per Genova, per Alessandria e corso Cavour) fino alla rotonda di via Silvio Ferrari.

L’obiettivo della legge, infatti è di assicurare un’equa distribuzione sul territorio, garantendo l’accessibilità del servizio farmaceutico anche ai cittadini residenti in aree scarsamente abitate. Secondo i consiglieri del Pd, la zona precedentemente individuata, invece, non avrebbe fatto altro che offrire la possibilità di aggiungere un’altra farmacia nella stessa zona dove ce ne sono già altre, favorendo anzichè i cittadini solo pochi interessi personali.